Elezioni, Monti: “L’Italia è ancora in piena emergenza”
“Il leader di Scelta Civica, Mario Monti, ha detto: “Io conservo l’atteggiamento di una persona che non sentiva il bisogno né di diventare presidente del Consiglio, ma che ha accettato di farlo quando è stato chiamato, né di una persona che vuole a tutti i costi restare nel giro della cosa pubblica.
La commissione Ue a Bruxelles ha annunciato due cose per l’economia. Una è che per l’Italia è prevista l’uscita dalla recessione a partire dalla metà del 2013. Il tunnel era lungo, lo sapevamo, ora sono osservatori imparziali che vedono l’uscita. Poi la Commissione ha confermato che l’Italia ha corretto il deficit di bilancio nei tempi stabiliti e che anche nei prossimi anni rispetterà gli obiettivi.
Dunque soprattutto l’onorevole Berlusconi dovrebbe essere lieto di questo perché io tenacemente, pazientemente, ho dato esecuzione all’obiettivo da lui fissato. Abbiamo eseguito ciò che il mio predecessore aveva promesso e lui dovrebbe esserne lieto”.
Monti ha poi ha confermato “la possibilità di una limitata, graduale riduzione delle imposte e assicurato che è ora possibile adottare le azioni concrete che possono rimettere in moto il Paese, se scegliamo bene le priorità.
Il rischio Grecia lo avevamo nel novembre 2011 seriamente e siamo riusciti con tutta la comprensione e i sacrifici degli italiani a sventarlo.
Sarebbe terribile ricascarci. Spero proprio di no”.
“I cittadini – secondo Monti – possono votare per la rabbia, ma dove vanno? Grillo riempie le piazze ma se c’è un referendum sull’uscita dalla Ue del Paese poi i cittadini torneranno nelle piazze con proteste più simili a quelle delle piazze greche.
Oppure possono votare illusi da promesse false. Oppure possono votare per le politiche tradizionali, per i partiti tradizionali. Oppure i cittadini possono scegliere un cammino fatto di protesta e di proposta. Noi abbiamo la tranquillità che ci deriva dall’avere concorso a superare l’emergenza finanziaria dell’Italia, abbiamo la lucidità per vedere che l’Italia è ancora in piena emergenza, che il cammino fatto si prospetta come un cammino che può diventare di crescita ma solo se si va avanti con politiche determinate e tenaci”.