Come sono andate le regionali
Roberto Maroni, Nicola Zingaretti, Paolo Di Laura Frattura: sono loro i presidente eletti della Lombardia, del Lazio e del Molise. Gli occhi erano puntati soprattutto sulla Lombardia dove, almeno alla vigilia, la sfida con il candidato di centrosinistra, Umberto Ambrosoli, sembrava più incerta. A Maroni è andato il 42,8% dei consensi mentre al rivale il 38,2%. “Missione compiuta”, è stato il commento di Maroni il quale a breve potrebbe dimettersi da segretario del Carroccio per dedicarsi al nuovo incarico e al sogno della “macroregione” del Nord.
Nel Lazio Nicola Zingaretti ha avuto la meglio su Francesco Storace (40,6 a 29,3). Più indietro il candidato del Movimento 5 Stelle, Barillari (20,22).
“La nostra Regione ha bisogno di grande serenità. L’obiettivo non è solo voltare pagina rispetto agli scandali, sarebbe poco. Vogliamo un’innovazione profonda che passa anche attraverso la trasparenza e la lotta agli sprechi con un cronoprogramma per tagliare i costi inutili”, ha dichiarato Nicola Zingaretti commentando la sua vittoria.
Nel Molise, infine, cambia la guida della regione dopo 11 anni. A Frattura il 44,7% dei voti, mentre a Michele Iorio, presidente uscente del centrodestra, il 25,8%. “Noi in questa vittoria ci abbiamo sempre creduto, già dall’ottobre del 2011, dal giorno delle precedenti elezioni che poi sono state annullate e siamo sempre andati avanti convinti del risultato”, ha sostenuto Frattura.
Al contrario delle politiche, l’affluenza per le regionali è risultata in aumento. Ha votato, infatti, il 74,6% degli aventi diritto rispetto al 63,1% della scorsa volta. La maggiore affluenza si è registrata in Lombardia, con il 76,7%; nel Lazio si è raggiunto il 72%; nel Molise il 61,6%).