Elezioni 2013. La sociologia del voto
La coalizione di centrosinistra (Pd-Sel-Centro Democratico) ha raccolto egualmente voti tra le varie classi di età, il Movimento 5 Stelle soprattutto tra i giovani, mentre il Pdl è tra i pensionati e le casalinghe che ha il suo zoccolo duro. È quanto emerge dall’ultima ricerca Tecnè sulla sociologia del voto, che analizza i flussi dei consensi secondo le diverse tipologie di elettorato.
Entrando nel dettaglio, infatti, si scopre che il 26,3% di chi ha meno di 30 anni ha votato per il centrosinistra (ma il 37,9% della medesima fascia di età ha preferito il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo), il 29,9% tra chi ha 31-45 anni, il 30,2 tra chi ha 46-60 anni e il 30,4% tra gli over 60.
La coalizione di centrodestra (Pdl-Lega Nord-Altri) ha ottenuto favori in particolare tra coloro che compongono l’ultima fascia di età contemplata, pari al 37,2% del totale (tra chi ha meno di 30 anni la soglia si attesta al 22,4%). Scelta Civica con Monti infine, che ha ottenuto il 10,6% dei consensi, vede ripartiti i propri elettori in questo modo: 7,9% tra chi ha meno di 30 anni, 10,3% tra chi ha 31-45 anni, 11% tra quanti hanno 46-60 anni e 12,3% tra chi ha più di 60 anni.
Tra gli studenti stravince Grillo con il 54,8% dei voti. La quota più alta di pensionati, invece, spetta al Pdl (37,4%). Ma anche le casalinghe pesano con il loro 32,6% e i lavoratori autonomi con il 29,5%. Analizzando il voto per conduzione occupazionale si rileva una distribuzione abbastanza equa per quanto riguarda il centrosinistra. Il 31% dei dipendenti ha optato per questa scelta, così come il 26,1 degli autonomi, il 30,5 dei pensionati, il 24,9 delle casalinghe, il 22,1 degli studenti e il 26,8 dei disoccupati. Il Movimento 5 Stelle è andato forte anche tra le casalinghe e gli autonomi, rappresentativi rispettivamente del 25,1% e del 25,9% del campione. È tra i pensionati, le casalinghe e gli autonomi, invece, che Monti ha ottenuto il maggior numero di consensi. Ma non tra i disoccupati e tra gli studenti: 5,7% e 6,2%.
Su 8,7 milioni di cittadini, infine, che tra domenica 24 e lunedì 25 febbraio hanno votato il Movimento 5 Stelle, oltre 2,5 milioni vengono dal centrosinistra, 3,1 milioni dal centrodestra e 2 milioni dall’astensionismo. Altri 4,9 milioni di voti provengono da elettori che, in passato, avevano votato i partiti fautori dell’esperienza Monti.
Leggi anche l’articolo di Carlo Buttaroni
La frattura sconvolge la Repubblica