Ancora giù il mercato immobiliare
La crisi economica colpisce anche il mercato immobiliare. Nel quarto trimestre del 2012, le compravendite immobiliari sono crollate quasi del 30%, più precisamente del 29,6% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2011.
Questo è quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Nel fornire i dati relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno, l’Osservatorio ha inoltre spiegato che, da quando è stata avviata la rilevazione (dal 2004), questo è il dato più negativo registrato da sempre.
Le operazioni relative alle abitazioni sono scese del 25,8% su base annua, mai così basso dal lontano 1985.
In tutto il 2012, le unità immobiliari compravendute sono state complessivamente 993.339, quasi 330mila in meno rispetto all’anno precedente. Facendo così registrare un calo pari al 24,8% su base annua.
Nel 2012 complessivamente il valore di scambio delle abitazioni compravendute in Italia è stato stimato pari a 74,6 miliardi, in calo rispetto al 2011 di circa il 26%. Un calo notevole e che comporta, inevitabilmente, una perdita di oltre 26 miliardi di euro.
Mediamente, il valore stimato di un’abitazione compravenduta nel secondo semestre 2012 è pari a circa 167 mila euro.
Valore medio in diminuzione, rispetto a quanto rilevato nel secondo semestre del 2012, in tutte le aree del Paese.
Più precisamente, le case vendute nel 2012 sono state 444.018; nel terziario il calo annuale è stato del 26,6%, nel commerciale del 24,7%, nel produttivo del 19,7% e per le pertinenze del 24,4%. In totale nel 2012 le vendite sono state 993.339.
Il crollo delle vendite, è bene sottolinearlo, si è verificato sia nei piccoli che nei grandi centri urbani: nei capoluoghi la media del crollo è stata del 25,1%, nei comuni piccoli del 26,1%.
Ad esempio, nelle grandi metropoli come Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Napoli, le transazioni di case sono state 72.488 con un calo del 22,4% su anno.
Il risultato peggiore è stato registrato nel capoluogo siciliano, a Palermo infatti il calo si è attestato attorno al 26,4%.
Napoli rappresenta invece un’eccezione. Nel capoluogo campano, complice l’immissione sul mercato di immobili pubblici in piani di dismissione, il calo è stato lievissimo e pari soltanto allo 0,8%.
Nel 2012 è crollato anche il numero delle abitazioni acquistate attraverso un mutuo, calato del 38,6% nel giro di dodici mesi.
A ridursi è stato anche il capitale complessivamente erogato nell’ultimo anno attraverso i mutui per l’acquisto di un immobile, capitale che si è ridotto del 42,8% su base annua.
Aumenta, invece, la rata mensile media del mutuo, che nel 2012 ha subito un incremento di circa il 3%, raggiungendo la quota media di 700 euro in termini di valore medio massimale.