Governo, Renzi: “Chi vuole bene all’Italia tifa per Letta”
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in diretta a 24 Mattino ha detto: “Io ci ho fatto un libro, loro ci hanno fatto il governo con Berlusconi. Mondadori è una grandissima casa editrice, una delle principali, che pubblica autori di tutti i generi, non credo che sia riconducibile alla polemicuccia politica.
Poi se vogliamo parlare di governo di larghe intese, quando dicevo che si doveva prendere il voto dei delusi del centrodestra ero non dico insultato ma criticato, però se non si prendono i voti del centrodestra si prendono i ministri del centrodestra e a volte anche le idee”.
“Grillo – aggiunge – dice a noi di strappare la tessera ma ai suoi di conservare gli scontrini.
Beppe Grillo ha bisogno della bagarre quotidiana per avere una sua visibilità, io faccio il sindaco, le cose concrete che faccio sono sotto gli occhi di tutti.
I 100 parlamentari del M5S dopo l’ubriacatura dei primi giorni, avevano una possibilità di dare un bel segnale contro la casta, son lì da tre mesi e l’unica cosa che sono riusciti a fare è litigare sugli scontrini, sull’indennità e sulla diaria. Il problema non è quanto guadagnano ma se fanno le cose”.
“Chi vuol bene all’Italia fa il tifo per Letta – ha poi detto -. Io non sopporto quelli che vengono a dire: tu devi sperare che Letta fallisca e almeno poi vai tu. Questo è un atteggiamento assurdo, stupido e masochista che non fa i conti con la realtà delle aziende, delle imprese, dei professionisti, dei lavoratori ma con le ambizioni personali. Il ministro Maurizio Lupi mi ha chiamato e mi ha detto: tu ti saresti mai immaginato che sarei stato a sedere su questa scrivania? Volevo ringraziarvi perché avendo smesso di fare campagna elettorale ci avete permesso di arrivare lì.
Oggi abbiamo bisogno di recuperare una credibilità delle istituzioni. Io non credo allo scontro permanente, io sono stato attaccato perché sono troppo urbano e civile nelle relazioni tra destra e sinistra ma mi piacerebbe che si tornasse al bipolarismo, ormai sono tre anni che non è più così”.
Parlando poi delle elezioi al Quirinale, ha dichiarato: “Napolitano è stato votato contro il parere dello stesso Napolitano, che solo all’ultimo ha accettato, perché si erano incartati”.
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