Crisi economica, Confartigianato: “Dal 2011 ad oggi perse 60mila imprese”
Un elenco delle cifre della crisi economica, un elenco che parla di 60mila imprese perse tra il 2011 ed oggi, è quello fatto dal presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. “Le imprese italiane – spiega – corrono contromano e a occhi bendati. E sembra si faccia di tutto per spingerci oltre confine per trovare condizioni normali per fare impresa: il fisco italiano tassa il 68,3% degli utili lordi d’impresa, in Svizzera appena il 30,2%”.
“Da novembre 2011 a oggi – aggiunge – il sistema produttivo ha perso 60mila imprese, la disoccupazione giovanile è cresciuta di oltre 8 punti, il Pil è calato del 3,4%, la pressione fiscale è aumentata di quasi due punti e il credito alle imprese è diminuito di 65 miliardi.
Da novembre 2011 abbiamo avuto 18 mesi di Governo tecnico, cosiddetto supplente, poi un estenuante ‘stallo alla messicana’, uno sterile duello in cui le forze politiche si sono tenute sotto tiro a vicenda. Ora serve un cambiamento”.
Il presidente Merletti si è soffermato poi sulla riforma Fornero affermando che è “assolutamente da rifare. Ha aumentato costi e complicazioni a carico delle imprese, senza far crescere l’occupazione. Anzi: tra luglio 2012 e aprile 2013 abbiamo perso 1.200 occupati al giorno”.
E’ il momento di dire basta alle promesse, intima il patron di Confartigianato, “deve tornare il tempo della responsabilità della politica. Governo e Parlamento devono rispondere all’appello degli imprenditori che chiedono di governare e di fare il dovere che compete alla politica”.