Obiettivo 200 mila giovani assunti in 18 mesi
Le coperture per il dl lavoro non incideranno sul su deficit, assicura il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il premier Enrico Letta gli fa eco e garantisce anche che si tratta di “un intervento significativo coperto in parte con fondi nazionali e in parte con fondi europei”.
“Servirà – sottolinea il presidente del Consiglio – ad assumere in 18 mesi 200 mila giovani con un’intensità maggiore nel centro Sud. Ma è un provvedimento che riguarda tutto il Paese. Vogliamo dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile”. Il provvedimento licenziato dal governo prevede infatti incentivi all’assunzione stabile di giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni. Al momento la cifra stanziata, in via del tutto sperimentale, è di 1,3 miliardi. Di questi, 794 milioni sono destinati alla stabilizzazione degli under 30. Gran parte delle risorse verranno destinate al Mezzogiorno (così ripartite: cento milioni per il 2013, 150 per il 2014, 150 per il 2015 e di nuovo cento per il 2016). Nel documento si legge che è stato confermato il tetto di 650 euro al mese per lavoratore e per quanto riguarda gli sgravi si parla di 18 mesi per le nuove assunzioni e di 12 per chi modifica i contratti a tempo indeterminato. Inoltre gli stage nelle pubbliche amministrazioni non saranno più gratuiti: per gli anni 2013, 2014 e 2015, sempre in via sperimentale, sarà istituito un fondo di due milioni di euro annui per promuovere questo tipo di indennità.
Misure verranno intraprese anche per gli altri lavoratori in difficoltà, in particolare agevolazioni per chi ha più di cinquant’anni e per i disoccupati da oltre dodici mesi. Inoltre saranno incentivati vantaggi fiscali per gli imprenditori che assumono a tempo indeterminato dipendenti che si trovano in regime di cassa integrazione.