Nel 2014 sarà ancora emergenza lavoro | T-Mag | il magazine di Tecnè

Nel 2014 sarà ancora emergenza lavoro

I risultati della ricerca di Tecnè per l'associazione Ugl "Lavorazione"

giovani_lavoro_disoccupazioneNel 2014 migliorerà (di poco) il Pil, ma allo stesso tempo aumenterà la disoccupazione. Così può essere riassunta, senza girarci troppo intorno, la ricerca dell’istituto Tecnè per l’associazione Ugl Lavorazione, presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 27 giugno a Roma al Boscolo Hotel Exedra. All’evento sono intervenuti Giovanni Centrella, segretario generale Ugl, e Paolo Capone, presidente di Lavorazione e segretario generale Ugl Sanità.
Già il titolo dell’incontro spiega tutto: Italia 2014. Migliora il Pil, ma sarà ancora emergenza lavoro. Dunque, il Pil tornerà positivo come stimato da Tecnè (+0,5%), ma il tasso di disoccupazione crescerà ancora fino al 12,6% (12,1% nel 2013). Sono dati da non prendere sottogamba, soprattutto ora che il governo ha posto l’emergenza occupazionale quale assoluta priorità per rilanciare l’economia italiana.
Lavorazione è un’associazione promossa da alcune strutture di categoria e territoriali dell’Ugl che si propone di diffondere una nuova cultura del sociale che ponga al centro la persona, vista non più come “mezzo” dei processi economici, ma come un “fine”. L’associazione si propone perciò di contribuire al dibattito sul futuro del nostro Paese e sulle strade per uscire dalla crisi, analizzando i processi economici, politici e sociali per fornire elementi di supporto all’azione sindacale.
In questo senso si scopre che lo stock delle imprese al primo trimestre di ogni anno, dal 2007 al 2013, dalle 6.099 unità di partenza è sceso alle 6.050 di quest’anno (fonte Unioncamere-InfoCamere, Movimprese). L’indice del clima di fiducia è sceso nel mese di aprile a 75, quando ad aprile 2012 era a 81 e nel 2011 a 96. D’altronde, le cessazioni di imprese (dati al primo trimestre di ogni anno compreso nel periodo di riferimento) – che pure aveva registrato il punto più drastico nel 2011 (135 mila) quando prima della crisi era stato pari a 157 mila – sono state all’inizio del 2013 150 mila. Al contrario le iscrizioni si sono mantenute costantemente su livelli più bassi e si è quasi raggiunto il livello del 2009, considerato l’anno nero della crisi: 119 mila a 118 mila. I casi più eclatanti sono emersi in Piemonte con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di -3.992 unità, in Emilia Romagna (-3.692), in Veneto (-3.320), in Lombardia (-2.702), in Sicilia (-2.666), in Puglia (-2.602) e in Toscana (-2.366).
L’istituto di ricerca Tecnè ha poi chiesto agli italiani di indicare in che modo percepiscono la qualità della vita (l’indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di italiani maggiorenni. Sono state intervistate telefonicamente, con metodo CATI, mille persone il 20 giugno 2013. Il margine di errore è pari a +/- 3,1%). Il quadro è desolante. Dal 2001 ad oggi, infatti, le percentuali di quanti ritengono peggiorata la propria condizione socioeconomica e di quanti invece la giudicano migliorata sono andate via via crescendo in negativo. Se ad ottobre 2001 la qualità della vita percepita era considerata peggiorata dal 28% delle persone, oggi tale segmento si attesta all’81%. Chi reputa la qualità della vita migliorata, invece, rappresenta appena il 5% del campione. Nel 2001 – altri tempi, si dirà – contemplava il 32% degli intervistati.

Sfoglia la ricerca Tecnè-Lavorazione in pdf

 

2 Commenti per “Nel 2014 sarà ancora emergenza lavoro”

  1. […] stabile. Un trend che però, come si è visto, non si è placato tra il 2012 e il 2013. E stando alle stime elaborate proprio recentemente da Tecnè, nonostante i provvedimenti presi in materia, il tasso di disoccupazione crescerà ancora fino al […]

  2. […] situazione economica del Paese durante la presentazione della ricerca dell’istituto Tecnè, Italia 2014. Migliora il Pil, ma sarà ancora emergenza lavoro, che si è tenuta giovedì 27 giugno al Boscolo Hotel Exedra di Roma. Per il presidente di […]

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