Occupazione Giovanile, Letta: “Con accordo Ue abbiamo vinto. Ora via alla Fase Due”
“Adesso le imprese non hanno alibi, possono assumere giovani con una forte defiscalizzazione, ovviamente a tempo indeterminato”, a dirlo è il presidente del Consiglio, Enrico Letta.
“E’ un risultato importante per l’Italia e per l’Unione europea – ha aggiunto -, abbiamo vinto sull’occupazione giovanile e pareggiato sulla banca europea degli investimenti. Il tema della disoccupazione giovanile è stato il principale impegno nazionale di questo Governo. Abbiamo quasi triplicato i soldi che spetteranno all’Italia nel complesso dall’Ue. Si tratta di quasi un miliardo e mezzo di euro su una quota complessiva di sei più tre miliardi delle risorse europee in favore dell’occupazione giovanile. Per l’Italia le risorse sono all’incirca un miliardo nel primo biennio e il resto negli anni successivi, ma conto che quando saremmo qui a rinegoziare il bilancio fra due anni, riusciremo ad ottenere ancora di più.
Da noi il senso di insofferenza per l’euroretorica è fortissimo sia nei partiti politici sia in tutti i ceti della popolazione. C’era bisogno di fatti concreti come quelli raggiunti al vertice di Bruxelles. L’ Ecofin non è più il cuore dell’Europa; cominciano a contare di più le persone e si è dimostrato che l’Europa non è più uno strumento finanziario, non sono solo i ministri delle Finanze che decidono”.
“Ora si può aprire la seconda fase – ha assicurato -, il governo può lavorare al secondo pacchetto per favorire il lavoro. L’agenzia per l’impiego è uno dei grandi temi per la lotta alla disoccupazione giovanile e farà parte del secondo pacchetto che il governo intende varare; è centrale perché se non funziona, non funziona nemmeno il piano per i giovani”.
Passando all’argomento Imu e Iva ha affermato: “Continueremo a far di tutto per rispettare gli impegni presi, ma senza sfasciare i conti pubblici perché chi pensa che io sia qui per sfasciare i conti pubblici, sbaglia primo ministro. Abbiamo ottenuto buoni risultati perché abbiamo individuato l’obiettivo, siamo stati credibili avendo presentato un piano nazionale rimanendo dentro l’obiettivo di bilancio, senza sfasciare i conti pubblici. Se hanno un senso i criteri che ci siamo dati si devono individuare anche delle premialità oltre che punizioni. Per chi ottempera a scelte che tranquillizzano gli altri membri dell’eurozona e fa scelte per tenere i conti in ordine ci deve essere una premialità. E la principale premialità è la flessibilità.