Governo, Scelta Civica al premier Letta: “Definire meglio il programma”
“Proprio perché Scelta Civica, prima di altri, ha ritenuto che un momento di tregua nella contesa politica potesse recuperare l’indispensabile coesione per affrontare le grandi difficoltà che abbiamo ancora di fronte, e proprio perché riteniamo che questo clima di collaborazione debba continuare in presenza di una frammentazione politica non superata, chiediamo di organizzare una serie d’incontri politici tra le forze parlamentari che sostengono il governo da te presieduto per precisare nei dettagli il “patto di governo” che ci lega in questa maggioranza”. Questo è quanto scrivono, in una lettera inviata al premier Enrico Letta, i capigruppo di Scelta Civica alla Camera e al Senato, Lorenzo Dellai e Gianluca Susta.
“Siamo certi – proseguono Dellai e Susta – che l’alto profilo che hai voluto conferire a questo comune sforzo fin dalla sua presentazione alle Camere, seguendo anche le indicazioni del Capo dello Stato, che mantengono interamente la loro validità, debba essere il punto di riferimento per le prossime decisioni della maggioranza”.
“Per questo – si legge ancora nella lettera – confidiamo che vorrai accogliere questa nostra richiesta, che ha lo scopo di rafforzare e non certo di mettere in discussione il governo che anche Scelta Civica ha contribuito a far nascere”.
Dopo aver ribadito “stima e rinnovata fiducia”, Dellai e Susta hanno chiesto al premier Letta che “l’intensità del lavoro parlamentare che accompagna questa delicata stagione politica, richiede, a nostro avviso, una più puntuale definizione del programma di governo, sulla base delle indicazioni formulate al momento della presentazione dello stesso alla Camere”.
“L’eccezionalità di questa maggioranza e la responsabilità dimostrata dalle principali forze politiche nei confronti del Paese, non possono – si sottolinea – essere vanificate né da un protagonismo esasperato, generatore di continue e spesso inutili fibrillazioni, né da un clima di campagna elettorale permanente che rischia di riportare velocemente a elezioni che, verosimilmente, riproporrebbero condizioni di difficile governabilità, a scapito, nuovamente, del Paese”.