Istat: “Nel 2012 i protesti sono risultati pari a 1.408.071”
In una nota diffusa da Istat si legge che “nel 2012 i protesti sono risultati pari a 1.408.071, registrando un incremento dell’1,6% rispetto all’anno precedente.
Il valore complessivo dei titoli protestati nel 2012 ammonta a 3.396.176 migliaia di euro, valore in calo del 7,8% rispetto al 2011.
Nel 2012, l’importo medio dei titoli protestati è risultato pari a 2.411,94 euro”.
“Con l’entrata in vigore del regolamento emanato con decreto 9/8/00 – spiega la nota descrittiva allegata -, numero 316 (Gazzetta ufficiale 2/11/2000) e legge 18/8/2000, numero 235 (Gazzetta ufficiale 28/08/2000), il registro informatico dei protesti è una banca dati soggetta a regole di alimentazione e di interrogazione distinte da quella precedente. Dal primo giugno 2001 non è più presente la distinzione tra individuo e società perché è un dato non più rilevato dall’ufficiale levatore, essendo una informazione non obbligatoria secondo il suddetto nuovo regolamento.
Dal primo giugno 2001 i dati classificati per distretto di Corte di appello considerano il distretto della provincia di levata dell’effetto; i dati classificati per territorio amministrativo (province, regioni) considerano la provincia della Camera di commercio che iscrive l’effetto nel registro.
A partire dal 2003, in ottemperanza al DPR del 28/11/2002, n. 298, i dati sui protesti comprendono sia gli assegni bancari che quelli postali”.