Fumo e smog tra le maggiori cause di morte
Non che non lo sapessimo già, ma è il caso di ribadire che il fumo fa male. E provoca all’anno quasi sei milioni di morti. Il bilancio è stato stilato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo cui sono cinque milioni le persone che muoiono a causa del vizio del fumo e 600 mila per quello inalato passivamente. Secondo le stime dell’Oms entro il 2030 il numero delle vittime potrebbe salire a otto milioni l’anno. Nell’ultimo secolo, viene sottolineato, per colpa del fumo il numero di persone morte è quantificabile in un miliardo. E a questo aggiungiamo lo smog, di cui si è parlato molto nella giornata di mercoledì.
Anche qui, magari non scopriremo l’acqua calda, ma la correlazione tra inquinamento e tumori ai polmoni è certificata da alcune ricerche i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata The Lancet. Sono stati analizzati dei casi in nove diversi Paesi europei, pari ad un totale di 312.944 soggetti seguiti per 13 anni. Sono stati così diagnosticati 2095 casi di cancro al polmone e si è scoperto (mettendo a confronto gli altri fattori quali lo stile di vita e il fumo, appunto) che per ogni incremento di 10 microgrammi di PM 10 per metro cubo il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%, mentre all’aumento di PM 2.5 corrisponde un rischio del 18%. Per non parlare, in aggiunta, dei problemi che l’inquinamento (smog, polveri sottili) possono provocare al cuore. Dei Paesi analizzati, particolarmente “esposta” è l’Italia. Torino e Roma tra le città con maggiori percentuali di smog.