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Quasi metà dei pensionati percepisce meno di mille euro

InpsPoco meno della metà degli oltre 15 milioni di pensionati percepisce un assegno al di sotto dei mille euro e circa un terzo tra i 500 e mille euro. A sottolinearlo è il rapporto annuale dell’Inps 2012, il primo redatto dopo l’incorporazione di Inpdap ed Enpals. Il 14% delle persone (2,2 milioni), viene spiegato, riceve una o più prestazioni per un importo inferiore ai 500 euro mentre il 31% (4,9 milioni) ottiene pensioni comprese tra 500 e 1000 euro. Il 25% dei beneficiari (ovvero 3,9 milioni) percepisce redditi compresi tra mille e 1.500 euro mensili e il restante 30% (4,7 milioni) riceve pensioni di importo mensile superiore a 1.500 euro. Il reddito pensionistico medio mensile è di 1.269 euro (1.518,57 euro per gli uomini e 1.053,35 euro per le donne). Il 73% dei percettori prende una sola pensione per un valore medio mensile di 1.196 euro (media tra 876 euro per le donne e 1.486 euro per gli uomini). Il 27%, invece, accede a due o più pensioni con un reddito medio di 1.468 euro al mese. L’importo medio mensile delle prestazioni previdenziali Inps è pari a 881 euro, mentre quello delle pensioni ex Inpdap ammonta a 1.725 euro e quello delle pensioni ex Enpals a 1.175 euro. Le differenze di importo, spiega l’Inps nel rapporto annuale, sono dovute a fattori “quali una maggiore discontinuità lavorativa nel privato rispetto al pubblico, un maggior numero di pensioni di vecchiaia calcolate su minimi contributivi, una maggiore presenza di donne pensionate e un elevato numero di pensioni indirette liquidate nella gestione privata”. Il principale raggruppamento è formato da pensionati per vecchiaia e anzianità (8,8 milioni con un reddito pensionistico medio di 1.417 euro mensili), seguiti da coloro che ricevono almeno due pensioni di tipo previdenziale di natura diversa (sono all’incirca due milioni con 1.466 euro al mese). I beneficiari di sole pensioni assistenziali sono 1,4 milioni e ricevono mediamente 488 euro medi mensili e i percettori di prestazioni assistenziali associate a prestazioni di tipo previdenziale sono 1,6 milioni con importi medi mensili pari a 1.472 euro. Ci sono, infine, i titolari di sole pensioni ai superstiti (circa 1,4 milioni con una media di 856 euro mensili) e i beneficiari di sole pensioni di invalidità previdenziale (607 mila con una meda di 789 euro mensili).
Il 40% dei maschi, fa sapere ancora l’Inps, percepisce una sola pensione erogata dal Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti con importi medi mensili di 1.570 euro. Per le femmine la quota è del 30% con importi medi mensili di 826 euro. Un ulteriore 21% di pensionati maschi percepisce una sola pensione a carico di una delle gestioni degli autonomi, al 14% le femmine. I redditi pensionistici medi variano da 590 euro al mese per le femmine dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri a 1.209 euro dei maschi della gestione dei commercianti. Tra i beneficiari di due o più pensioni i maschi sono il 17% e le femmine il 35%, con importi medi mensili pari rispettivamente a 1.673 euro e 1.380 euro.
Per quanto riguarda la concentrazione geografica, viene rilevato che nelle regioni settentrionali risiedono circa la metà dei titolari di prestazioni pensionistiche (48%), il 32% si trova al Sud e il restante 20% al Centro. La maggior parte dei beneficiari (76%) ha più di 64 anni mentre il valore di reddito più elevato coinvolge la fascia di età 60-64 anni (1.501 euro).

 

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