Apple meglio del previsto, iPhone (quasi) a ruba
E’ di 6,9 miliardi di dollari, pari quindi a 7,47 dollari ad azione, l’utile netto di Apple. Nonostante si tratti del secondo calo consecutivo gli analisti sono rimasti sorpresi perché dalle attese si prospettava un calo di gran lunga peggiore. Precedentemente si era ipotizzato che il calo si attestasse a 7,32 dollari per azione. Quindi sebbene non ci sia un eccellenza, Apple ancora una volta riesce a sorprendere tutti.
Secondo i dati del secondo trimestre presentati martedì in casa della Mela morsicata, a Cupertino, ad andare meglio delle attese sarebbero state anche i ricavi: 35,3 miliardi contro i 35,2 miliardi di dollari stimati dagli analisti. Una serie di dati questi che hanno consentito al titolo di schizzare in borsa di ben oltre il 5% nelle contrattazioni after hours. Il merito va sicuramente dato alle vendite registrate dagli iPhone. Basti pensare che tra aprile e giugno del 2013 sono stati venduti ben 31 milioni di dispositivi, segnando così una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando le vendite si fermarono a 26 milioni unità.
Al contrario, i dati relativi alle vendite di iPad sono meno rosei: sono 14,6 milioni i dispositivi venduti nel terzo trimestre del 2013, contro i 17 milioni dell’anno precedente. Cupertino punta quindi su un altro dato, quello degli iMac: 3,8 milioni gli “esemplari” venduti nel trimestre di riferimento, nonostante il mercato dei computer stesse passando un periodo di crisi dovuto alla sempre più larga diffusione delle tavolette. .
Il ceo di Apple, Tim Cook, ha commentato così i dati: “Siamo molto orgogliosi per i dati sull’iPhone e per la forte crescita dei ricavi da iTunes. Stiamo lavorando duramente a nuovi stupefacenti prodotti che presenteremo in autunno e nel corso del 2014”. Che si tratti dei nuovi sistemi operativi iOS 7 o OS X Mavericks o addirittura del rivoluzionario iWatch poco conta: Apple è sempre sulla cresta dell’onda.