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Cala l’uso di droghe in Italia, ma non la cannabis tra i giovani

di Matteo Buttaroni

cannabisNonostante il consumo di droga in Italia sia in diminuzione si riscontra un aumento nell’uso di cannabis tra i giovani. Nell’ultimo anno infatti si registra un calo nei consumatori, come già registrato nel 2010, di cocaina, eroina, ecstasy ed allucinogeni. E’ quanto emerge dall’ultima Relazione al Parlamento 2013 sull’uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia secondo cui il 95% degli italiani risulta “pulito”.
Per quanto riguarda i più giovani risulta che il 21,43% fa uso di cannabis contro il 19,4% registrato nel 2011. Una crescita dovuta anche all’incremento di siti web atti alla promozione dell’uso della sostanza. Il numero di questi piattaforme web si aggira intono alle 800 mila unità. Un aumento strabiliante, basti pensare che nel 2008 il numero si aggirava intorno ai 200 mila siti.
Una forte correlazione è stata trovata tra uso di droghe leggere e gioco d’azzardo: il 35,2% degli studenti che gioca fa uso di cannabinoidi.
Veniamo ora ai rischi portati dall’uso frequente di cannabis: fumare una gran quantità di spinelli, spiega il Dipartimento delle politiche anti-droga, potrebbe portare ad alterazioni della memoria e a cali drastici dell’attenzione, andando quindi a incidere sull’apprendimento e sui tempi di reazione, necessari ad esempio durante la guida. Inoltre, secondo una ricerca dell’Imperial College di Londra, “farsi le canne” potrebbe portare nel tempo a una forte demotivazione da parte dei consumatori o addirittura, ovviamente su individui con predisposizioni genetiche, facilitare la nascita di disturbi psicotici e peggiorarne il decorso.
Passando alla cocaina, risulta che a seguito di un tendenziale aumento che caratterizza il primo periodo sino al 2007, ad oggi segna un costante calo nei consumatori. Trend analogo per l’eroina, per cui i consumatori continuano a decrescere notevolmente ormai dal 2004.
Discorso diverso, invece, se si analizza la tendenza dei consumatori di stimolanti come l’ecstasy: nonostante il dato abbia registrato un calo fino al 2011, negli ultimi due anni sembra stia tornando a crescere nel Nord d’Italia.
Per quanto riguarda gli allucinogeni, l’osservatorio ha notato un leggero aumento fino al 2008, seguito da una situazione di stabilità tra il 2009 ed il 2010 e un sostanziale calo dal 2010 al 2012. Torna però a crescere, anche se non in modo allarmante, nel 2013.
Entrando più nel dettaglio dei dati risulta che fa uso di cannabis il 21,43% degli studenti, (19,4% nel 2012); di cocaina il 2,01%, (1,86% nel 2012); di eroina lo 0,33%, (0,32% nel 2012); di stimolanti come metanfetamine o ecstasy l’1,33%, (1,12% nel 2012); mentre di allucinogeni il 2,08%, (1,72% nel 2012).

 

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