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Tutto il sommerso che c’è in Italia

Man's hands counting euro notes“Il livello attuale della pressione fiscale è incompatibile con qualsiasi concreta prospettiva di ripresa. Auspico un patto tra contribuenti, istituzioni e l’amministrazione finanziaria per aprire finalmente una stagione in cui le tasse e la crescita non siano più incompatibili”. “Bisogna abbassare le tasse che sono troppo alte e recuperare i soldi dell’evasione: sono 130 miliardi, una vera e propria estorsione ai danni di chi paga le tasse”. Sono questi i commenti, rispettivamente del presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, e del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. Commenti relativi ai dati emersi dal Rapporto sull’economia sommersa presentato dalla Confcommercio.
L’analisi sottolinea che la pressione fiscale effettiva, ovvero il gettito osservato in percentuale di Pil emerso, in Italia si attesta nel 2013 al 54%. Una percentuale che mette l’Italia in cima alla classifica delle maggiori potenze economiche. Secondo calcoli che non prendono in considerazione l’aumento di Iva, la pressione fiscale apparente si attesterebbe invece al 44,6% del Pil. L’economia sommersa italiana è pari al 17,4% del Pil. Una percentuale altissima che in termini assoluti vuol dire che per il periodo 2012-2013 si stima che l’imponibile che ogni anno viene sottratto al fisco sia pari a 272 miliardi di euro.
Entrando nel dettaglio risulta che l’Italia è uno dei paesi in cui la pressione fiscale è cresciuta di più nel periodo che va dall’inizio del millennio al 2013. Tale crescità è stata del 2,7%, quindi dal 41,9% al 44,6%.
Dopo l’Italia al 54%, per quanto riguarda la pressione fiscale effettiva, c’è la Danimarca al 51,1%, seguita dalla Francia al 50,3%, cui segue il Belgio al 49,3% e l’Austria al 46,8%. Seguono a ruota la Svezia, al 46,7%; la Norvegia, al 42,3%; l’Olanda, al 40,8%; la Gran Bretagna, al 40,4%; la Spagna, al 36,7%; l’Australia, al 34,8%; il Canada, al 31,9%; l’Irlanda, al 28,4%; gli Stati Uniti, al 27,9%; e il Messico, al 26,2%. Tra tutti i Paesi elencati non figura la Germania semplicemente per il fatto che non fornisce dati relativi al sommerso economico.

 

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