Italia ancora in recessione: Pil -2%
Nel secondo trimestre del 2013 il Prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2% nei confronti del secondo trimestre del 2012. è quanto rende noto l’Istat tramite la stima preliminare del Pil.
Il calo congiunturale – prosegue l’Istituto nazionale di statistica – è la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Il secondo trimestre del 2013 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al secondo trimestre del 2012. La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,7%.
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento dell’1,4% sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito.
“Tutti gli indicatori mostrano come il secondo trimestre dovrebbe avere ancora un segno congiunturale negativo del Pil, ma ci sono indicatori di fiducia e ordinativi positivi” e per “il terzo e quarto trimestre” è previsto un “segno congiunturalmente positivo”. Questa la posizione espressa dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. “L’ottimismo aumentato nelle famiglie, la maggiore fiducia degli imprenditori e aumento ordini anche sul mercato interno”, secondo Giovannini, sono fattori che segnalano come “la voglia di superare la recessione stia diventando più concreta”.
Intanto il ministero dell’Economia ha reso noto nella giornata di lunedì che le entrate tributarie erariali nel primo semestre dell’anno hanno raggiunto quota 197.029 milioni di euro, registrando una crescita del 3,1% (+5.898 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le entrate derivanti dall’attività di accertamento e controllo, dicono dal ministero, sono pari a 3.655 milioni di euro (+329 milioni di euro con una crescita del 9,9%) e derivano dall’efficacia “dell’azione di contrasto all’evasione”. Nello specifico le imposte dirette registrano un aumento complessivo dell’8,7% (+8.804milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2012. Il gettito Irpef segna un incremento del 2,5% (+2.002 milioni di euro). L’Ires ha invece avuto una crescita esponenziale del 35,3% (+3.465 milioni di euro).