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Imprese sempre più in difficoltà

imprese chiuseContinua a diminuire il numero di imprese che nel secondo trimestre del 2013 sono riuscite a far fronte ai propri impegni finanziari: si è passati dal 23,8% del primo trimestre al 19,8% del secondo. Inoltre è aumentata la percentuale di quelle che sono riuscite a far fronte al proprio fabbisogno, ma con difficoltà: si è passati infatti dal 50,9% al 54,1%. E’ aumentato anche il numero di imprese che non sono riuscite a fronteggiare il proprio fabbisogno, passando dal dal 25,3% al 26,1% tra primo e secondo trimestre. Le maggiori difficoltà, a livello territoriale, sono state registrate nelle imprese del Mezzogiorno. La situazione meno critca risulta essere quella delle imprese dei servizi, le maggiori quelle del turismo.
E’ quanto emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio sul Credito della Confcommercio. Dati che segnalano come il secondo trimestre del 2013 abbia rappresentato il periodo peggiore per le imprese dal 2009, anno di inizio delle rilevazioni. Basti pensare che solo il 26,9% delle richieste presentate nel secondo trimestre di quest’anno è stata accolta senza problemi, un dato che costituisce il minimo assoluto rispetto al passato. A gettare benzina sul fuoco è il fatto che si sta presentando una nuova contrazione della quota di imprese del terziario di mercato che si rivolge al sistema bancario per un finanziamento: rispetto allo scorso anno le richieste di credito da parte delle imprese è scesa al 10,8% dal 20,8%. Il tasso effettivo di finanziamento delle imprese del terziario di mercato, spiega la Confcommercio, è sceso al 2,9%. Tutto ciò conferma le previsioni degli analisti che parlano di un secondo trimestre conl Pil ancora in negativo sia su base tendenziale che congiunturale. “Inoltre – si legge nella nota dell’Osservatorio -, le evidenze dell’OCC suggeriscono l’ipotesi che anche per il 2013 la componente più negativa del conto degli impieghi finali possa essere proprio la voce degli investimenti produttivi: il credit crunch non è estraneo a queste eventuali risultanze”. Infatti dallo studio risulta che rispetto “ad eventuali investimenti in programma nei prossimi 24 mesi, solo il 16,6% delle imprese del terziario dichiara che li effettuerà, contro l’83,4% che afferma di non volerne effettuare”. Un ulteriore irrigidimento delle condizioni di credito per le aziende viene indicato anche dall’indice BLS modificato. Nel secondo trimestre del 2013 inoltre, peggiora ulteriormente l’indice riferito al tasso di interesse applicato, con saldo pari a -50,9, contro -44,4 del periodo precedente. Solo lo 0,7% delle imprese dichiara di aver notato miglioramenti nella situazione, mentre il 47,7% ritengono che la situazione sia rimasta invariata. Ben il 51,6 delle imprese ritiene invece che la situazione sia peggiorata.
Peggiorano infine, rispetto al trimestre precedente, i giudizi delle imprese del terziario circa le altre condizioni applicate dalle banche: le imprese che parlano di un miglioramento sono solamente lo 0,1%. Quelle che non hanno notato cambiamenti sono il 46,3%, mentre un peggioramento è stato riscontrato dal 53,5% delle imprese.

 

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