Il decreto per la lotta al femminicidio
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per la lotta al femminicidio. Al termine della riunione il premier Enrico Letta ha detto: “C’era bisogno nel nostro Paese di dare un segno fortissimo, ma anche un cambiamento radicale sul tema. Sono molto orgoglioso che il nostro governo abbia deciso questo intervento. Un provvedimento che deve dare un chiarissimo segnale di contrasto e di lotta senza quartiere al triste fenomeno del femminicidio.
Con l’obiettivo di prevenire violenza femminile e punirla in modo certo, oltre a naturalmente garantire alle vittime protezione, si è deciso per l’aumento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore. Sono stati approvati anche una serie di provvedimenti per combattere la piaga del cyber bullismo ma soprattutto è stato dato il via libera all’arresto per il maltrattamento familiare e lo stalking. La riunione dei ministri ha inoltre deliberato che da ora sarà disponibile un permesso di soggiorno per motivi umanitari ai soggetti provenienti da altri paesi a rischio di violenza di genere. Si è deciso inoltre di rendere irrevocabile la querela ai danni del maltrattatore sarà irrevocabile.
Verrà data precedenza ai processi per femminicidio e – spiega Angelino Alfano – è stato introdotto gratuito patrocinio per le vittime di violenza, a prescindere dal reddito. Spesso vittima prima non sapeva che fine facesse il processo a carico del colpevole. Ora deve essere continuamente informata sull’iter del processo. Quando a un processo di questo tipo è prevista la testimonianza di un minorenne o di un maggiorenne vulnerabile, questa persona sarà protetta”.
Il decreto è stato varato, le donne stiano tranquille. Peccato che insieme è stato approvato anche lo svuota carceri.
Una beffa.
L’unica via è una vera riforma della giustizia, che non si fa.
PS-Almeno non prendeteci i n giro.