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Imu addio, arriva la Service Tax

imu_proposta_chocAlla fine è andata: l’accordo sull’Imu è stato trovato e la tassa è stata cancellata.
“La parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro”, ha scritto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sul proprio profilo Twitter. Per di più si tratta di una “legge tax free”. Vuol dire quindi, spiega Alfano, che non comporterà l’aumento di altre tasse, ma il finanziamento arriverà da tagli consistenti alla spesa pubblica e da “altre scelte virtuose”.
L’Imu non scomparirà però del tutto ma, come spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento Franceschini, sarà sostituita con una tassa “finalmente davvero federale e affidata all’autonomia dei comuni”. Come introduce anche il premier Letta nascerà una “Service Tax abbinata alla Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi. Dal 2014 non ci sarà più l’Imu come l’abbiamo conosciuta fino a oggi. E avrà anche un nome: si chiamerà Taser l’imposta sui servizi comunali, sul modello di tassazione “federale” ispirata ai principi del Federalismo Fiscale”. In poche parole la Taser andrà a sostituire interamente la Tares e sarà riscossa direttamente dai comuni.
“La rata di settembre – spiega il Primo Ministro – sarà già coperta da questo decreto legge. Tutto ciò senza andare a intaccare il saldo dei conti pubblici, restando quindi sotto al 3% del rapporto tra deficit e Pil, permettendo all’Italia di non venire meno agli impegni presi a livello europeo”.
“Il superamento dell’Imu – spiega ancora Enrico Letta – era strettamente necessario, era arrivata chiarissima indicazione da tutti i partiti politici, l’imposta nella sua applicazione aveva mostrato dei segni di iniquità”.
“La service tax – spiega una nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del Cdm -, che sostituisce la Tares, sarà costituita da due componenti: gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili.
La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità ma comunque nel rispetto del principio comunitario ‘chi inquina paga’ e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio.
La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). Il Comune avrà adeguati margini di manovra, nell’ambito dei limiti fissati dalla legge statale.
La capacità fiscale (cioè il gettito potenziale che i Comuni potrebbero ottenere dal pieno utilizzo delle facoltà di manovra fiscale sui loro tributi) sarà preservata, nel pieno rispetto del principio federalista dell’autonomia finanziaria di tutti i livelli di governo. L’autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l’alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive”.

 

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