Studio Ghibli, la Disney orientale alla biennale di Venezia
28 anni di lavori sorprendenti e non sentirli. Dopo il successo di “Ponyo sulla scogliera” alla regia dell’ultimo film dello studio Ghibli torna Hayao Miyazaki, il Walt Disney orientale, con un’opera che verrà presentata nei prossimi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia. Nelle sale giapponesi già dal 20 luglio, “The wind rises” (Kaze Tachinu) è la storia di Jirō Horikoshi, l’ingegnere che progettò durante la Seconda guerra Mondiale l’aereo da guerra Mitsubishi A6M, il caccia utilizzato anche per il bombardamento a Pearl Harbor. Chi ha già avuto il piacere di vedere il film grida al capolavoro, ma c’era da aspettarselo, con Miyazaki ritornato in cabina di regia. Non che gli altri lungometraggi diretti dal figlio Goro e da Isao Takahata fossero brutti, certo, ma non riescono a raggiungere la poesia che infonde il loro maestro nelle sue opere: “La città incantata”, per questo, riuscì anche a vincere il premio Oscar come ‘Miglior film d’animazione’, mentre l’altro capolavoro dello studio Ghibli “Il castello errante di Howl” ricevette nel 2004 il premio Osella proprio alla biennale veneziana.
E ritornando a “The wind rises”, la data d’uscita nelle sale italiane è ancora incerta: come ormai gli appassionati del genere sapranno, il cinema nostrano tende a snobbare (ad eccezione di qualche sala) lo studio Ghibli. L’anno scorso il film “La collina dei papaveri” venne proiettato a Roma in pochissimi cinema e solo per un tempo limitatissimo (1 o 2 serate), creando non pochi disagi a chi non si era prenotato come minimo con due giorni di anticipo. Colpa dell’italiano medio o della distribuzione?
Eppure si può dire che l’edizione del festival veneziano di quest’anno, come qualche tabloid l’ha definita, rifletta uno stile un po’ ‘geek’, cioè impostata su un unico settore di interesse, come dimostrano diversi film stranieri in concorso che tra loro hanno il tema comune dello spazio e della tecnologia. Basti pensare al film proiettato nella giornata di ieri, Gravity, con protagonisti Sandra Bullock e George Clooney, che parla di due astronauti che perdono il contatto con la loro navicella e si ritrovano a vagare, trascinati dalla gravità, fino ai confini dello spazio profondo. Oppure al film 3d di Capitan Harlock, un pirata dello spazio, che i nostalgici degli anni 80 si ricorderanno sicuramente per la serie animata giapponese. E poi, appunto, “The wind rises”, che parla del sogno di volare, che tuttavia non vedrà il suo creatore attraversare il red carpet veneziano.
Ma siamo sicuri che, anche se non fisicamente, Miyazaki si farà sentire, nel suo ultimo capolavoro pieno d’emozioni.