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Pallone quanto ci costi?

di Mirko Spadoni

stadio_calcio_prezzi_bigliettiGli appassionati di calcio hanno qualche buon motivo per essere felici, ma anche qualcuno per essere leggermente meno sorridenti. Spieghiamoci meglio, la stagione calcistica è da poco iniziata e questo non può che rendere contento ogni tifoso. Il problema – semmai – è un altro: il costo dei biglietti per assistere dal vivo ad una partita, se confrontato con le offerte delle piattaforme satellitari, è decisamente poco conveniente.
Il rapporto qualità-prezzo-quantità non è assolutamente competitivo con quanto chiedono e offrono i canali pay per view. Per capire meglio cosa intendiamo, facciamo un breve viaggio tra i prezzi dei tagliandi di qualche squadra italiana e di qualche big europea. Per una partita di cartello dell’Inter, il biglietto più costoso si aggira attorno ai 385 euro della Tribuna d’Onore, arrivando fino ai 25/23 euro del Terzo Anello, passando per i 47/28 del Secondo Anello. Il costo si abbassa – anche se di poco – quando i ragazzi di Mazzarri affrontano avversari più abbordabili e meno blasonati. In questi casi, la Tribuna d’Onore viene 365 euro, il Secondo Anello (37/24 euro) e il Terzo Anello (23/22 euro). Costi più o meno simili è chiamato a sostenere chi vuole vedere una partita dei rivali dei nerazzurri, il Milan. Per una partita di cartello (contro l’Inter e il Napoli), il costo massimo è di 360 euro (Tribuna d’Onore Rossa) ad un minimo di 25 del Secondo Anello (Fascia Blu e Verde), passando per i 47 euro del primo anello e i 50 euro del secondo Anello (Fascia Rossa). I prezzi si abbassano poi per tutte le altre gare: 325 euro (Tribuna d’Onore), Primo Anello 35 (Fascia Blu). Secondo Anello 20 euro (Fascia Blu e Verde).
Se la passano decisamente meglio i tifosi della Lazio. Da qualche anno a questa parte, il club di Claudio Lotito ha deciso infatti di mantenere i prezzi dei tagliandi al di sotto della media. Facciamo un esempio: per poter assistere ad partita di campionato qualunque, i tifosi biancocelesti devono sborsare da un minino di 16 euro (le Curve e Distinti) ad un massimo di 120 euro (Tribuno Monte Mario d’Onore centrale). Se invece vogliono accomodarsi tra i gradoni della Tribuna Tevere, devono comprare un biglietto il cui costo si aggira tra i 35 e i 70, per la Tribuna Tevere Top. Il discorso cambia – anche se di poco – nelle partite di cartello, quando il costo dei biglietti subisce un leggero rialzo: Curve e Distinti 20 euro, Tribuna Tevere 45, Tevere Top 60, Monte Mario d’Onore 150. Ma come vanno le cose dall’altra parte sulla sponda giallorossa? Non malissimo, ma ai tifosi della Roma viene comunque chiesto qualche sacrificio in più per poter vedere dal vivo la propria squadra del cuore. La politica dei prezzi del club giallorosso si avvicina molto a quella delle altre società italiane come Juventus, Napoli, Inter e Milan. Per assistere ad una partita di cartello, un biglietto in Curva Nord – il settore più popolare a disposizione, visto che la Curva Sud è esaurita per via degli abbonati – costa 29 euro. I Distinti 43, la Tevere 72 e la Monte Mario 91. I prezzi si abbassano leggermente per tutte le altre gare di campionato: Curva Nord 20, Distinti 30, Tevere 60, Monte Mario 80 e Tribuna d’Onore 120.
In linea con la politica dei prezzi adottata dalle romane è il Napoli di De Laurentiis. I tifosi azzurri, che animano gli spalti del San Paolo, sono chiamati ad una spesa simile a quella di laziali e romanisti: un biglietto in Distinti costa 30 euro, in Tribuna Posillipo 75 e in Tribuna d’Onore 170. I prezzi dei biglietti – ad eccezione per quello di Tribuna d’Onore – si impennano però nelle occasioni speciali: ad esempio, chi vorrà assistere al match di Champions League tra i vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund e il Napoli, dovrà pagare qualcosina di più: la Tribuna Posillipo costerà infatti 140 euro, i Distinti 65 e le Curve 30.
Questa è la situazione in Italia, ma come va nel resto del Vecchio Continente? In Germania, ad esempio, i prezzi sono decisamente più abbordabili. Prendiamo il caso del Bayern Monaco, campione d’Europa. I tifosi bavaresi possono prendere posto sugli spalti dell’Allianz Arena, spendendo la cifra massima di 70 euro (anche in partite di cartello) o un minimo di 15 per un posto in piedi in Curva. Ma il caso del Bayern non è isolato, anche dalle parti di Dortmund – dove gioca il Borussia – la situazione è più o meno la stessa. Il prezzo di un biglietto per assistere ad una gara dei vicecampioni d’Europa parte da un massimo di 52 euro ad un minino di 16 per un posto in piedi. La Germania è quindi una terra felice per i tifosi di calcio. Il rapporto qualità–prezzo è indubbiamente ottimo.
Non possiamo dire la stessa cosa se andiamo a leggere i prezzi dei biglietti per un posto al Camp Nou, casa del Barcellona, o del Parco dei Principi, tana del Paris Saint Germain di Ibrahimovic e soci. Entrambi i club, è bene sottolinearlo, variano il costo dei tagliandi a seconda del prestigio dell’avversario. Ad esempio, per assistere ad una gara di Champions League del Barca dobbiamo pagare da un massimo di 245 euro ad un minino di 93. Se la partita è – per così dire – meno “affascinante”, il prezzo dei biglietti scende sensibilmente: si passa così da un massimo di 87 euro, ad un minimo di 19.
Anche a Parigi, i prezzi seguono questa logica: più l’avversario è prestigioso, più è necessario spendere per vedere i tuoi beniamini affrontarlo. Tuttavia c’è una piccola differenza: il costo, che eufemisticamente potremmo definire “proibitivo”. Per una partita di cartello (contro il Monaco, ad esempio) il club parigino chiede ai suoi tifosi di sborsare minimo 89 euro, per accomodarsi nel settore più popolare, ad un massimo assoluto di 900 euro. In una partita meno attraente (contro il Bastia, per esempio) si passa da un minimo di 22 euro ad un massimo di 250.
Va meglio, decisamente meglio, per i fans del Manchester United. Per assistere ad un incontro dei Red Devils, passiamo da un massimo di 53 euro ad un minimo di 41. Anche se – è da sottolineare – il costo dei tagliandi per un posto all’Old Trafford varia a seconda delle fasce d’età (gli Over 65 e i ragazzi tra i 16 e i 20 anni pagano qualcosina di meno rispetto agli altri).

 

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