Siria, Obama: “Abbiamo il dovere di agire. Si rischia una guerra chimica”
“Voglio un intervento militare in Siria perché nella terribile notte del 21 agosto è stata compiuta un’atrocità, un crimine contro l’umanità. Abbiamo il dovere di agire e se non si reagirà a quello che ha compiuto il regime di Assad altri penseranno di farne uso e il rischio è quello di una guerra chimica, con i terroristi che potranno utilizzare i gas contro i civili. L’intervento militare in Siria sarebbe limitato e mirato a scoraggiare l’uso di armi chimiche. Il Paese è stanco delle guerre e il nostro intervento non sarà a tempo indeterminato. Tuttavia, una soluzione diplomatica al conflitto è ancora possibile. Il motivo sono gli incoraggianti segnali in arrivo da Mosca e Damasco: Assad ha ammesso di possedere le armi chimiche ed ha perfino detto che aderirà alla Convenzione che mette al bando le armi chimiche accettando il piano russo che prevede la consegna all’Onu di tutti i gas velenosi, ha spiegato il presidente. Si tratta di un’iniziativa che può rimuovere la minaccia delle armi chimiche senza ricorrere all’uso della forza. E’ una svolta, che potrebbe evitare l’intervento militare. Sappiamo che è stato il regime, nei giorni prima dell’attacco è stato il suo personale a preparare i gas, poi hanno distribuito le maschere a gas alle truppe, quindi hanno lanciato razzi contro undici quartieri nel tentativo di ripulirli. Per questo, ho ordinato alle forze armate Usa di mantenere la pressione su Assad al fine di spingerlo verso un disarmo chimico reale, veloce e verificabile”.
Sono queste le parole pronunciate da Barack Obama in un discorso fatto dalla Casa Bianca.