Il trionfo di Angela Merkel
Non ha ottenuto la maggioranza assoluta, ma il successo è comunque di portata storica. E come già fu per Margareth Thatcher in Gran Bretagna, anche Angela Merkel si appresta a guidare il suo paese – la Germania – per dodici anni complessivi.
La Cdu-Csu della Cancelliera Angela Merkel ha ottenuto infatti il 41,5% delle preferenze (nove punti in più rispetto alle precedenti elezioni), mentre il partito socialdemocratico (Spd) dello sfidante Peer Steinbrück ha ottenuto il 25,7% (entrano nel Bundestag anche il partito dei Verdi con l’8,4% e la Linke con l’8,6%). Ad Angela Merkel sarebbe servita una maggioranza di 316 seggi (ne ha ottenuti invece 311) per scongiurare, anche fosse solo un “accenno”, le larghe intese. Tuttavia gli alleati della Fdp hanno visto crollare il consenso e non hanno raggiunto la soglia del 5%, restando così fuori dal Parlamento.
Il partito socialdemocratico (Spd) è stato il secondo più votato e ha conquistato 192 seggi. La Linke (sinistra) fa suoi 64 seggi, i Verdi 63. Ed è proprio con questi ultimi che potrebbe aprirsi un dialogo per un governo di larghe intese, ma non troppo. Non è da escludersi, naturalmente, la Grosse Koalitizion per quanto Steinbrück avesse in primo momento respinto l’ipotesi al mittente. Nel caso prenderebbe forma il tipo di maggioranza che caratterizzò il primo mandato di Frau Merkel.
Il blocco Cdu-Csu ha ottenuto il miglior risultato in 23 anni, mentre è fuori dai giochi (oltre ai liberali con il 4,8%, un calo quasi del dieci per cento rispetto alla precedente tornata elettorale) il partito euroscettico Alternativa per la Germania (Afd). Un voto, quello del 22 settembre, che di primo acchito farebbe pensare ad una promozione delle politiche rigoriste della Germania sotto il governo Merkel anche, se non soprattutto, in ottima comunitaria.