Russia, attivisti Greenpeace accusati di pirateria
“Due attivisti di Greenpeace International sono stati arrestati dopo aver scalato la piattaforma petrolifera Prirazlomnaya di Gazprom nell’Artico russo, durante una protesta pacifica che ha scatenato uno sproporzionato uso della forza da parte della Guardia Costiera russa.
La Guardia Costiera russa ha reagito sparando 11 colpi di avvertimento, minacciando di sparare ancora contro la nave se la stessa non avesse abbandonato l’area, e chiedendo di salire sull’Acrtic Sunrise per un’ispezione, una richiesta illegale e ingiustificata.
Nonostante tutti gli attivisti risultino illesi, questo livello di forza contro una protesta pacifica è assolutamente ingiustificato e deve cessare immediatamente.
La vera minaccia per l’Artico non viene da Greenpeace International, ma dalle compagnie petrolifere come la Gazprom che continuano a perforare nell’Artico.
La stessa compagnia petrolifera intende avviare la produzione sulla piattaforma Prirazlomnaya nel primo trimestre del 2014, aumentando il rischio di una fuoriuscita di petrolio in una zona con tre riserve naturali, minacciando l’habitat degli orsi polari e di tutta la fauna artica”, è quanto si legge in una nota diffusa da Greenpeace.
La Guardia Costiera russa ha aperto un inchiesta per pirateria.