La prima donna alla guida della Fed
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso di dare un segnale di svolta all’economia americana cominciando dal cambio ai vertici, comunque in programma, della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti d’America. Al posto del dimissionario presidente, il repubblicano Ben Bernanke, salirà al vertice la già vicepresidente, la democratica Janet Yellen.
Sessantasettenne, appassionata di economia fin da giovane, è la prima donna ad occupare la presidenza della Banca Centrale nei suoi cento anni di storia.
La passione per l’economia si notò già ai tempi dell’università, dall’incontro con James Tobin, professore di Yale oltre che premio Nobel all’Economia e consigliere dei presidenti John Fitzgerald Kennedy e Lyndon Johnson. Un incontro che la portò ad optare per un dottorato a Yale incentrato sulla disoccupazione.
La passione e la genialità si mostrarono sin da subito tanto da entrare nel 1977 nello staff della Federal Reserve. Tanto per corollare ancora una volta la sua vita di economia, alla Fed incontrò il suo futuro marito George Akerlof, anch’esso Premio Nobel all’Economia.
Da qui l’ascesa: nel 1990 Alan Greenspan, l’allora presidente della Fed, la mise a capo di un dibattito interno con il fine di fissare un target formale d’inflazione. Dal canto suo la Yellen consigliò a Greenspan di alzare i tassi di interesse per stabilizzare i prezzi, ma la linea guida non fu adottata.
Nel ’97 il presidente Clinton la scelse come presidente del Consiglio degli advisor economici della Casa Bianca. Nel 2008 entrò in contatto con Barack Obama, allora candidato alla presidenza, per dargli spiegazioni sulla crisi economica che rischiava di mettere in ginocchio gli States.
La capacità che maggiormente ha impressionato Obama è quella di riuscire a creare occupazione anche in momenti di stallo economico come quello che sta attraversando ora l’America. Stallo economico dovuto anche da uno shutdown che va ormai avanti da due settimane.