Cuneo fiscale e Service tax al centro della legge di stabilità
Al centro della Legge di Stabilità che sarà varata martedì ci saranno la riduzione del cuneo fiscale, la rimodulazione dell’Iva e la nuova Service Tax.
Secondo le prime ipotesi per tagliare il cuneo fiscale si parla di un intervento di dieci miliardi di euro in tre anni di cui cinque miliardi nel 2014, tre nel 2015 e gli ultimi due miliardi nel 2016. Nel dettaglio si parla di una cifra compresa tra i 200 ed i 300 euro in più, in un’unica tranche primaverile, nella busta paga dei dipendenti con reddito annuale inferiore ai 55 mila euro. La restrizione invece per quanto riguarda le aziende che andranno ad usufruire del taglio è quella che prevede che vengano aiutate soprattutto le imprese investitrici, soprattutto per quanto riguarda il capitale umano.
Quello della Service Tax rimane invece un tema ancora caldo e non troppo chiaro. Inizialmente si parlava di una tassa che sarebbe pesata sulle tasche degli italiani meno della metà di Imu e Tares messe insieme. Una promessa questa che al momento appare di difficile mantenimento, soprattutto a causa della manovrina che la settimana scorsa ha annunciato altri tagli ai danni dei Comuni. Secondo le anticipazioni l’aliquota massima dovrebbe essere del tre per mille o di 30 centesimi di euro al metro quadro.
Altri nodi importanti del provvedimento sono la revisione delle aliquote Iva, che dovrebbero passare da tre a quattro (al momento si parla di un’aliquota al 7 o 8%), e i tagli al costo del lavoro con il fine di far ripartire gli investimenti e le assunzioni.
Per quanto riguarda quest’ultimo nodo si ipotizza una revisione dei contributi Inail con il fine di premiare le aziende che più si dedicano al tema del mercato del lavoro. Anche la Sanità si trova sul piatto della bilancia con tagli previsti tra gli 1,5 e i due miliardi.