Il cauto ottimismo della Banca d’Italia
Nonostante gli indicatori economici segnalino altro, la Banca d’Italia ostenta un moderato ottimismo nel consueto bollettino economico diffuso nella giornata di mercoledì. Si intravede qualche segnale positivo, afferma Bankitalia, e a fine anno ci sarà un’inversione di tendenza sull’andamento del Pil italiano.
“La stabilità del quadro interno e la continuità delle riforme”, è la raccomandazione, sono condizioni necessarie per raggiungere gli obiettivi di crescita negli anni 2015-2017. Se l’attività economica restasse sul livello raggiunto nel secondo trimestre dell’anno – viene sostenuto nel bollettino economico – il Pil calerebbe a fine 2013 dell’1,9%. “Negli ultimi mesi – scrive Bankitalia –, anche in virtù del miglioramento del ciclo economico europeo, sono emersi per l’economia italiana alcuni segnali qualitativi positivi. Il giudizio delle imprese sulle condizioni per investire è migliorato, tornando su valori prossimi a quelli precedenti la crisi dell’estate del 2011, sia nell’industria sia nei servizi. Il calo della produzione industriale è proseguito in luglio e, in misura minore, in agosto; nel trimestre estivo il ritmo di caduta del PIL dovrebbe essersi pressoché annullato. Si profila, in linea con il quadro prefigurato nel Bollettino economico dello scorso luglio, la possibilità di un’inversione di tendenza dell’attività economica entro la fine dell’anno, cui la ripresa degli investimenti fornirebbe un contributo significativo”. Tuttavia, si precisa, “l’attività economica sta finora beneficiando del buon andamento delle esportazioni”. Ma “un sostegno alla domanda interna, dalla quale dipende in larga parte il consolidarsi della ripresa, potrebbe essere fornito dal graduale rafforzamento nella fiducia di famiglie e imprese. Circa metà delle imprese partecipanti ai nostri sondaggi ritiene di aver superato la fase peggiore o si attende un solido miglioramento a breve”. Resta comunque elevata la dispersione delle opinioni e la cautela sull’imminenza di una svolta ciclica, indicando che le prospettive rimangono fragili.
Quella di Bankitalia, in definitiva, è una vera e propria raccomandazione: “È essenziale non disperdere le opportunità offerte dal miglioramento del quadro congiunturale dell’area dell’euro e dai primi segnali di stabilizzazione in Italia. Le politiche di sostegno alla liquidità delle imprese stanno avendo effetti favorevoli. L’impegno a promuovere la crescita nell’ambito di un disegno riformatore coerente e sistematico e il rispetto scrupoloso degli obiettivi di bilancio rimangono elementi cruciali per sciogliere i nodi che soffocano la capacità competitiva dell’economia italiana. Il rafforzamento dell’assetto istituzionale europeo, di cui l’Unione bancaria è una tappa fondamentale – conclude il bollettino economico della Banca d’Italia –, dovrà anch’esso contribuire al raggiungimento di condizioni più distese sui mercati finanziari nell’area dell’euro e nel nostro paese, concorrendo a interrompere la spirale negativa tra rischio sovrano e banche”.