Il Mezzogiorno a rischio desertificazione
Un Sud Italia a rischio desertificazione. È il ritratto che ne fa la Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria del Mezzogiorno. A testimoniarlo alcuni dati contenuti nell’indagine. Negli ultimi venti anni sono emigrate dal Sud circa 2,7 milioni di persone. Questo perché il sistema economico del Meridione ha subito un crollo verso il basso in termini di produttività e occupazione. Dal 2007 al 2012, infatti, il manifatturiero ha visto ridurre il proprio prodotto del 25%, i posti di lavoro del 24% e gli investimenti del 45%. Ed è la disoccupazione la chiave di tutto. Nel 2011 si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro-Nord circa 114 mila abitanti. soprattutto in Lombardia, che ha accolto nel medesimo arco temporale circa una persona su quattro. A seguire il Lazio, ma non si esclude l’estero. Nel 2011 i cittadini italiani, provenienti dal Mezzogiorno, trasferiti fuori dai confini nazionali sono stati 50 mila, vale a dire diecimila in più rispetto al 2010. Una decina di anni fa, per fare un esempio, coloro che presero una decisione simile furono “appena” 34 mila.
Nel primo trimestre 2013, emerge ancora dal rapporto della Svimez, nel Sud si sono persi 166mila posti di lavoro rispetto all’anno precedente scendendo sotto la soglia dei sei milioni. Si tratta del peggior calo dal 1977. Nel 2012 il tasso di occupazione in età 15-64 è stato del 43,8% a fronte del 63,8% nel Centro-Nord. Nel 2012, infine, il tasso di disoccupazione è stato del 17%, del 28,5% se si tiene conto degli under 35.