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Fiat, nel terzo trimestre ricavi per 20,7 miliardi di euro

Il Gruppo Fiat riporta nel terzo trimestre ricavi per 20,7 miliardi di euro e un risultato della gestione ordinaria si oltre 800 milioni di euro, penalizzati dallo sfavorevole andamento dei cambi di conversione e da una minor performance operativa nelle americhe. Il risultato netto sale a 189 milioni di euro, da 171 milioni di euro nel 2012 e la liquidità rimane superiore a venti miliardi di euro.

I Marchi generalisti hanno consegnato quasi 1 milione di vetture a livello mondiale, in linea con il 2012, con un significativo aumento in APAC (+73%), una crescita del 4% in EMEA, che rappresenta un’inversione rispetto ai periodi precedenti, e con volumi stabili per NAFTA. LATAM è in calo del 13% nel confronto con un terzo trimestre 2012 particolarmente forte, favorito dall’introduzione di incentivi fiscali sulle vendite di veicoli in Brasile alla fine del secondo trimestre.
 I ricavi, pari a 20,7 miliardi di euro, sono cresciuti dell’1,4% in termini nominali ma dell’8% se misurati a cambi costanti. Gli incrementi in NAFTA, APAC ed EMEA hanno compensato la contrazione in LATAM. In forte crescita rispetto al terzo trimestre 2012 i Marchi di Lusso, con Maserati che ha più che raddoppiato i propri ricavi.
 L’utile della gestione ordinaria è stato pari a 816 milioni di euro, in calo rispetto ai 901 milioni di euro del terzo trimestre 2012 (rideterminato a seguito dell’adozione dell’emendamento allo IAS 19) essenzialmente per l’impatto sfavorevole dei cambi di conversione, pari a 80 milioni di euro; a cambi costanti il risultato è in linea con quello dello stesso periodo del 2012. EMEA ha ridotto le sue perdite di 73 milioni di euro, a 165 milioni di euro. APAC e i Marchi di Lusso sono in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2012 (rispettivamente +32% e +47%). Il risultato di NAFTA è in calo del 13%, influenzato da maggiori costi industriali, inclusi quelli connessi allo spostamento al quarto trimestre dell’inizio delle consegne della nuova Jeep Cherokee, e dall’effetto sfavorevole dei cambi di conversione. Il risultato del LATAM è in calo del 52% (-42% a cambi costanti) per effetto dei minori volumi rispetto al picco del
terzo trimestre 2012 che aveva beneficiato della recente introduzione di maggiori incentivi fiscali sulle vendite in Brasile, nonché di uno sfavorevole mix produttivo.
 L’utile netto è stato di 189 milioni di euro (171 milioni di euro nel terzo trimestre 2012, rideterminato a seguito dell’adozione dell’emendamento allo IAS 19).
L’indebitamento netto industriale è aumentato a 8,3 miliardi di euro (6,7 miliardi di euro alla fine del secondo trimestre) e, al netto degli investimenti in partecipazioni, riflette un assorbimento di cassa stagionale in linea con il terzo trimestre 2012.
La liquidità disponibile complessiva è pari a 20,1 miliardi di euro, in diminuzione di 0,8 miliardi di euro rispetto alla fine del secondo trimestre. Il calo è dovuto in pari misura all’assorbimento di cassa derivante dalla gestione operativa, al netto delle nuove fonti di finanziamento attivate nel trimestre e ad effetti negativi derivanti dall’andamento dei cambi di conversione.
 Gli obiettivi per il 2013 sono stati aggiornati come segue: ricavi di circa 88 miliardi di euro (da un intervallo tra 88 e 92 miliardi di euro, corrispondente ad un intervallo tra 84 e 88 miliardi di euro a cambi correnti); utile della gestione ordinaria nell’intervallo tra 3,5 e 3,8 miliardi di euro (da un intervallo tra 4,0 e 4,5 miliardi di euro, corrispondente ad un intervallo tra 3,7 e 4,2 miliardi di euro a cambi correnti); utile netto nell’intervallo tra 0,9 e 1,2 miliardi di euro (da un intervallo tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro, corrispondente ad un intervallo tra 1.0 e 1.3 miliardi di euro a cambi correnti); indebitamento netto industriale nell’intervallo tra 7 e 7,5 miliardi di euro (da circa 7 miliardi di euro, che non includevano circa 0,2 miliardi di euro di impatto negativo dovuto agli investimenti in partecipazioni del terzo trimestre al netto dell’effetto cambi).
E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da Fiat Group.

 

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