La politica in fase cloud
Il sistema politico si interroga su stesso, sta cercando di ristrutturarsi, ma vive una fase eterea, sospesa sulle nuvole, è in fase cloud. Solo la legge elettorale può essere lo strumento di collegamento “terreno”: ha molto più valore di quanto l’ordinamento gli attribuisca. Questa la premessa del Prof. Francesco Clementi docente costituzionalista all’Università di Perugia e componente della commissione per le riforme costituzionali, in un incontro dedicato alla legge elettorale, come farla, se è possibile con l’attuale composizione del Parlamento e quali caratteristiche dovrebbe avere.
“Il sistema elettorale in Italia è orizzontale – spiega Clementi – gli eletti non parlano con gli elettori, anzi li temono, in effetti questo sistema è fatto apposta per allontanare, e in questo dà spazio a movimenti di protesta in sé, come il M5S. La fase cloud ha almeno quattro macro soggetti: Pd, Pdl, Scelta civica e Movimento 5 stelle”.
Che fase vivono e che ruolo giocano i quattro principali soggetti nella via verso la riforma elettorale? “Il Pd è alla vigilia del congresso, un congresso che parla di tessere, campagna elettorale ed è fondamentalmente per addetti ai lavori. Un Pd chiuso, solista almeno fino alla seconda fase congressuale, finché non si aprirà all’esterno per la scelta del candidato”.
Poi c’è il Popolo della libertà. “Il Pdl si sta ancora interrogando sul parametro concettuale: la decadenza di Berlusconi è unita alle sorti del governo di larghe intese? Berlusconi pensa che la durata del governo sia funzione della sua permanenza in Senato, mentre una minoranza all’interno del partito pensa il contrario. Questo aprirebbe due scenari: due gruppi parlamentari distinti in un unico partito, per non perdere il consenso elettorale. Questa possibilità dovrà fare i conti con il brand elettorale di un leader come Berlusconi; la seconda ipotesi, più inverosimile ma più innovativa, è che i diversamente berlusconiani diano vita a un partito democratico di massa”.
Scelta civica, il terzo soggetto? “Sc si dividerà, con Monti che ha disconosciuto la sua creatura, si diluirà nelle altre forze presenti, rafforzando il bipolarismo”. Infine il M5S. “Il Movimento 5 Stelle, anzi Grillo, potrebbe disarticolare il bipolarismo e portare al tripolarismo. Ma non succederà, Grillo non ha interesse a cambiare il sistema politico, ha interesse a rafforzare l’antitesi tra sistema e antisistema”.
Previsioni a breve periodo. “La legge elettorale non si farà prima dell’intervento della Corte costituzionale”. Per chi sostiene che potrebbe essere fatta con decreto legge, cosa risponde? “Un decreto legge sarebbe incostituzionale: l’urgenza che prevede l’adozione di un decreto legge non c’è, l’urgenza è solo nella politica”.