I flussi migratori nel mondo
Sono 232 milioni i migranti nel mondo e salgono fino ad un miliardo se includiamo anche le migrazioni interne. Un numero aumentato di 57 milioni di unità rispetto al 2000. E’ quanto emerge dal dossier sull’immigrazione Dalle discriminazioni ai diritti curato da Idos ed Unar.
Entrando nel dettaglio emerge che la stessa Europa è l’area di destinazione del 31,3% e l’area di origine del 25,3% dei migranti.
All’inizio del 2012, degli oltre 500 milioni di residenti dell’Unione europea, quasi 50 milioni erano nati in altri in paesi extraeuropei mentre 34,4 milioni erano cittadini stranieri. Nel corso invece dell’intero 2011, i nuovi ingressi nell’Unione sono stati 1,7 milioni, ai quali si aggiungono 1,3 milioni di persone che svolgevano migrazioni intra-comunitarie. Per fare un esempio di quest’ultima categoria di migranti, nel 2011 solo in Germania sono stati 361 mila i lavoratori arrivati dagli Stati membri del Mediterraneo, tra cui l’Italia. Proprio in Italia, considerata una delle aree più importanti per lo sbocco dei flussi migratori internazionali, si è passati dai poco più di tre milioni di residenti stranieri nel 2007 a 4.387.721 nel 2012 (il 7,4% della popolazione complessiva). Nel periodo preso in esame, i soggiornanti extracomunitari sono passati da poco più di due milioni a 3.764.236, mentre la presenza straniera regolare complessiva è passata da quasi quattro milioni a 5.186.000.
Per quanto riguarda le provenienze continentali risulta al primo posto l’Europa con il 50,3%, seguono l’Africa con il 22,2%, l’Asia con il 19,4%, l’America con l’8% e l’Oceania con lo 0,1%. Guardando alle collettività extracomunitarie figurano per primo il Marocco con 513 mila soggiornanti, cui seguono l’Albania con 498 mila, la Cina con 305 mila, l’Ucraina con 225 mila, le Filippine con 158 mila, l’India con 150 mila e la Moldova con 149 mila.
Per quanto riguarda invece i soggiornanti provenienti dai Paesi comunitari troviamo al primo posto i romeni con circa un milione di unità.
Le aree preferite sono per il 61,8% dei casi qelle del Nord d’Italia, cui segue il Centro con il 24,5%. Volgendo uno sguardo alla discriminazione razziale risulta che nel nostro Paese i più additati sono i Rom, una popolazione che tra italiani e stranieri conta circa 150 mila unità.
Gli studenti stranieri in Italia nell’anno scolastico 2012/2013 sono stati 786.650, l’8,8% del totale. Un numero aumentato di 30.691 unità rispetto all’anno scolastico precedente. Secondo quanto riportato dal dossier, in 2.500 scuole gli studenti stranieri superano il 30% degli iscritti.