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La “ripresina” dello spettacolo in Italia

di Matteo Buttaroni

concertoIl primo semestre del 2013 lascia finalmente intravedere un alone di ottimismo per le entrate del mondo dello spettacolo. Secondo i dati rilevati dalla Siae, infatti, il periodo preso in questione ha evidenziato importanti segnali di ripresa, o almeno così è stato in alcuni settori. Rispetto ai primi sei mesi del 2012 l’offerta di spettacoli è cresciuta dell’1,38% con un relativo aumento degli incassi dello 0,69%. In aumento anche la spesa del pubblico che è cresciuta del 5,01%. Segno negativo tuttavia per la spesa al botteghino, in calo del 2,15% e per il volume d’affari, in diminuzione del 3,08%. Più nello specifico: il cinema ha registrato un aumento dello 0,22% negli spettacoli e un aumento del 3,95% negli ingressi. Altro dato positivo è quello della spesa del pubblico in aumenti del 5,06%. Flessione per la spesa al botteghino, dello 0,86%, e per il volume d’affari, in calo dello 0,93%. A contribuire al ritorno degli spettatori potrebbe essere la politica al ribasso del prezzo di ingresso nelle sale, il prezzo del biglietto è sceso in media 4,63%. Passando all’attività teatrali la Siae ha rilevato che, fatta eccezione per l’aumento dello 0,5% nell’offerta degli spettacoli, tutti gli altri indicatori hanno registrato cali: gli ingressi sono diminuiti del 4,08%, la spesa al botteghino del 7,22%, la spesa del pubblico è scesa del 3,86% mentre il volume d’affari si è ridotto del 7,02%.
Passando ai concerti si può notare come sia sceso il numero di spettacoli, del 2,58%, al contrario di tutti gli altri indicatori che hanno registrato una crescita. Gli ingressi sono cresciuti del 9,70%, la spesa al botteghino è cresciuta ben del 23,84%, la spesa del pubblico del 28,93% e il volume d’affari del 19,81%.
Altalenante il comparto ballo e concertini: se dal lato dell’offerta di spettacoli (+4,48%) e della spesa del pubblico (+2,71%) si è registrato una crescita, non è andata altrettanto bene per gli ingressi (in calo del 5,75%), per la spesa al botteghino (-9,61%) e per il volume d’affari (-8,82%). Nonostante la riduzione del 16,55% nel prezzo medio del biglietto di ingresso, una profonda crisi è stata registrata nel comparto spettacolo viaggiante e in particolare nel settore dei parchi divertimento.
L’offerta di spettacoli è infatti scesa del 7,66% e la spesa al botteghino del 15,06%. Male anche la spesa del pubblico che scende del 13,29%. Contrazione del 17,77% per il volume di affari. L’unico aumento registrato riguarda gli ingressi, cresciuti dell’1,78%. Va tuttavia ricordato che il periodo di maggiore attivitò dello spettacolo viaggiante è l’estate, che in gran parte ricade nel secondo semestre.
Sostanzialmente positivo invece il settore delle mostre e delle esposizioni che negli spettacoli ha registrato un aumento del 9,41%, negli ingressi del 2,97%, nella spesa al botteghino dello 0,43%, nella spesa del pubblico del 20,70% e nel volume d’affari del 16,94%. Anche per le attività con pluralità di generi nel primo semestre del 2013 si sono riscontrati dati positivi. Gli spettacoli sono infatti aumentati dell’8%, gli ingressi dell’11,03% e la spesa del pubblico del 17,32%. Al contrario si è registrata una discesa del 4,27% per la spesa al botteghino e del 2,96% nel volume d’affari. Come per gli spettacoli viaggianti anche in questo caso si parla di attività prettamente estive, il dato è quindi normale che non sia del tutto ottimista.
Passando invece all’attività sportiva è possibile notare come, soprattutto a causa del calcio, siano precipitati in un profondo rosso tutti gli indicatori: si parla infatti di un calo del 4,94% negli ingressi, la spesa al botteghino è scesa invece del 5,08%, la spesa del pubblico del 2,69% e il volume d’affari del 6,57%. Unico indicatore in salita è quello relativo al numero di spettacoli, in aumento del 14,54%.

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