Retribuzioni contrattuali in aumento
Alla fine di ottobre 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 50,6% degli occupati dipendenti e corrispondono al 49,0% del monte retributivo osservato.
Nel mese di ottobre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta rispetto al mese precedente dello 0,2% e dell’1,4% nei confronti di ottobre 2012. Complessivamente, nei primi 10 mesi del 2013 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
Con riferimento ai principali macrosettori, a ottobre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a ottobre presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (4,4%); telecomunicazioni (4,0%); agricoltura (3,7%). Si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Alla fine del mese di ottobre 2013 tra i contratti monitorati dall’indagine si è registrato il recepimento di due accordi (trasporto merci su strada e conciarie, quest’ultimo rinnovato prima del termine della vigenza contrattuale), mentre un accordo è venuto a scadenza (studi professionali). Pertanto alla fine di ottobre 2013 sono in vigore 25 contratti che regolano il trattamento economico di circa 6,5 milioni di dipendenti che rappresentano il 49,0% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l’incidenza è pari al 67,1%, con quote differenziate per attività economica: la copertura è totale nel settore agricolo, mentre è del 71,2% nell’industria e del 61,8% nei servizi privati. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 49 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 6,4 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).
Per il totale dell’economia l’incidenza dei contratti collettivi in vigore rispetto a quella rilevata a ottobre 2013 rimarrebbe invariata nei due mesi successivi e subirebbe poi una forte contrazione a partire da gennaio 2014 (32,1%). Per il solo settore privato la quota di ottobre pari al 67,1%, si ridurrebbe alla fine del semestre al 44,0%.
Nel mese di ottobre la quota di dipendenti in attesa di rinnovo per l’insieme dell’economia è pari al 49,4%, in lieve diminuzione rispetto al mese precedente (50,8%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 30,0, in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2012 (32,1). L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 14,8 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (10,0).
Con riferimento al solo settore privato la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 34,6%, in diminuzione rispetto al mese precedente (36,4%) e in decisa crescita rispetto a ottobre 2012 (11,2%); i mesi di attesa per i dipendenti con il contratto scaduto sono 16,4, mentre l’attesa media è di 5,7 mesi considerando l’insieme dei dipendenti del settore.
(fonte: Istat)