Berlusconi:”Napolitano mi conceda la grazia”. Il Quirinale: “Non ci sono le condizioni”
“Il Presidente della Repubblica non dovrebbe avere un attimo di esitazione a dare, senza che io la richieda, perché io ho una dignità e dunque non lo farò, un provvedimento che cancelli questa ignominia dell’affido ai servizi sociali”, è quanto detto da Silvio Berlusconi che aggiunge: “Sfidiamo apertamente questa sinistra che non ha mai rinnegato la sua storia e l’ideologia più criminale e disumana del mondo e fa dell’odio un comportamento invincibile. Non pensino che noi lasceremo che questo colpo di Stato si realizzi senza reazione da parte nostra. Non credo che noi possiamo accettare una violenza così fatta nei confronti della nostra democrazia e libertà. Credo che gli italiani di buon senso non possono accettare che nel nostro Paese si compia un simile delitto”.
Una nota diffusa dal Quirinale in risposta alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, riporta:”Non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedentiSu tutti i problemi relativi alla sentenza definitiva di condanna pronunciata l’1 agosto scorso dalla Corte di Cassazione nei confronti del sen. Berlusconi, il Presidente della Repubblica si è in questi mesi sempre espresso e comportato in coerenza con la sua ampia dichiarazione pubblica del 13 agosto”.
Nulla è risultato però più lontano del discorso tenuto sabato dal sen. Berlusconi dalle indicazioni e dagli intenti che in quella dichiarazione erano stati formulati. Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni”.