Nel terzo trimestre Pil dell’eurozona +0,1%
Nel terzo trimestre del 2013, il Pil dell’eurozona è cresciuto del +0,1%. Le stime preliminari, diffuse a metà novembre, sono state così confermate. Questo è quanto certifica l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, sottolineando come il Pil sia in leggero calo rispetto al trimestre precedente (quando crebbe dello 0,3%), ma pur sempre in crescita.
Il rallentamento coinvolge l’Unione europea nel suo complesso, che – dopo l’aumento dello 0,4% – fa registrare un più modesto +0,2%. Rispetto allo stesso periodo del 2012 invece il Pil della zona euro cala dello 0,4%, mentre aumenta dello 0,1% nel caso dell’Unione europea.
Desta qualche preoccupazione la situazione del nostro Paese: con il suo -0,1%, l’Italia resta infatti ancora in fase recessiva. L’Eurostat, i cui dati sono in linea con quelli dell’Istat, sottolinea però che nel corso del trimestre precedente l’economia italiana fece registrare una performance peggiore, regredendo dello 0,3%.
Rallentano la propria corsa anche Germania e Francia. Con i primi che passano dal +0,7% del secondo trimestre ad un più contenuto 0,3% e i secondi che passano dal +0,5% al -0,1% attuale. Situazione lievemente diversa per l’economia spagnola, che fa segnare un +0,1% dopo il precedente -0,1%.
Scendendo ancor più nel dettaglio, fanno registrare gli incrementi maggiori Romania (+1,6%) e Lettonia (+1,2%). Immediatamente dietro troviamo Ungheria e Regno Unito (entrambe al +0,8%). Percentuali, queste, lontane da quelle delle economie di Cipro e della Repubblica Ceca (che assieme a Francia e Italia sono le uniche a regredire), dove si registrano i cali più evidenti: -0,8% per i primi e -0,5% per i secondi.