Cibo e viaggi, anche il Natale va in crisi | T-Mag | il magazine di Tecnè

Cibo e viaggi, anche il Natale va in crisi

di Matteo Buttaroni

cenoneAnche questo Natale sarà vissuto dagli italiani all’insegna della tradizione: intorno ad una tavola imbandita insieme ai parenti. Ma, stavolta, con un occhio di riguardo in più al portafogli rispetto allo scorso anno. Secondo quanto stimato da Confesercenti la spesa media per riempire la tavola ha registrato una flessione dell’1% in confronto allo scorso anno. Il 54% dichiara che spenderà intorno ai 75 euro per mangiare, contro il 51% del 2012. Scende invece dal 34% al 33% la fetta di italiani che spenderanno tra i 76 ed i 125 euro, rimane invece stabile al 12% la scelta di ordinare fino a 250 euro a persona per i piatti natalizi. Perde due punti, dal 3% del 2012 all’1%, la quota di quanti spenderanno oltre i 250 euro.
La spesa complessiva degli italiani per cibi e bevande, stima invece il Codacons, si aggirerà intorno ai 2,6 miliardi di euro. Sembra che la popolazione sia più propensa a rinunciare ai regali piuttosto che ai piaceri della tavola. Nel dettaglio circa un miliardo di euro verrà speso per acquistare carne e pesce, 500 milioni per le bevande e altri 450 milioni per i dolci. Il 95% degli italiani trascorrerà le feste a casa mentre la fetta rimanente mangerà in ristoranti e locali.
Il 72% degli italiani ha provveduto con anticipo a fare regali, il restante 28% ha dichiarato di avere aspettato l’ultima settimana. Il 54% degli italiani vorrebbe trovare sotto l’albero qualche cosa di utile che fino ad oggi ha aspettato ad acquistare, il 20% un regalo utile che non ha mai pensato di acquistare e solo il 17% un regalo sfizioso che non si può permettere. Il 47% dichiara di non aver tagliato il budget per i regali, mentre il 20% lo ha ridotto di circa un quarto, il 13% dimezzato e il 9% ridotto a meno della metà. A questi si aggiunga però un 10% che afferma di avere aumentato il proprio budget.
I regali più gettonati sono capi d’abbigliamento, libri e prodotti alimentari. L’11% degli italiani ha speso tra i 200 ed i 300 euro, il 18% tra i 150 ed i 200 euro, il 14% tra i cento ed i 150 euro, il 25% tra i 50 ed i cento euro e il 13% meno di 50 euro. Dove? Il 71% degli italiani si è recato in centri commerciali, il 33% nei negozi di quartiere, il 26% ha acquistato in rete e il 24% nei mercatini.
Tra Natale e Capodanno, spiega invece la Federazione degli alberghieri, si muoveranno complessivamente 12 milioni di italiani. Circa il 3% in meno rispetto allo scorso anno. Il giro d’affari sarà di circa 6,9 miliardi di euro, in calo del 9,1% rispetto ai 7,6 miliardi di euro del 2012. Tra l’80% degli italiani che non partiranno, vale a dire circa 48 milioni, sono 32 milioni quelli che dichiarano di non farlo per motivi prettamente economici. Così a Natale saranno poco più di sei milioni gli italiani che si muoveranno dalla propria città e 54 milioni, quindi, coloro che rimarranno a casa. Per quanto riguarda Capodanno, invece, saranno circa sei milioni gli italiani che lo passeranno fuori e considerando che circa un milione di questi saranno vacanzieri che prolungheranno il soggiorno natalizio, ne consegue che circa 53 milioni rimarranno nella propria città.

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