Cinema, morto per overdose Philip Seymour Hoffman
Se ne va un altro attore di Hollywood, e di nuovo per overdose. Philip Seymour Hoffman, Oscar nel 2006 per la sua incredibile interpretazione di Truman Capote nel film“A sangue freddo”, lascerà un grande vuoto nel cinema americano.
Per 23 anni è riuscito a tenere a bada i suoi demoni, che sono poi tornati nel 2012, e lo hanno costretto a tornare in rehab, ma evidentemente non è bastato, la dipendenza gli è stata fatale.
Hoffman, 46 anni, vanta una carriera di tutto rispetto, a fianco di grandi registi del panorama hollywoodiano tra cui Paul Thomas Anderson (con cui lavorò in diverse occasioni), Spike Lee, i fratelli Coen e Joel Schumacher. Attore di razza, istrionico nei suoi personaggi, Hoffman doveva finire di girare l’ultimo capitolo della saga young adult Hunger Games – Il canto della rivolta (mancavano sette giorni alla fine delle riprese). Lascia la compagna Mimi O’Donnell e tre figli.