Cosa fanno i minori online
Sono nove su dieci i minori che navigano in rete quotidianamente. Il 18% dichiara di collegarsi ad internet almeno tre ore al giorno e cinque su dieci di questi ha tra gli 11 ed i 13 anni. L’8% invece ha meno di dieci anni e dichiara di accedere alla rete per più di cinque ore al giorno. E’ quanto emerge da un’indagine del Movimento Genitori sull’uso di internet da parte dei minori.
I numeri evidenziati sono resi possibili dall’aumento della disponibilità di uso del computer: nove minori su dieci ce l’hanno a casa e il 29,9% lo usa direttamente nella propria camera da letto. Il 38,6% di questi ha un’età compresa tra gli undici ed i 13 anni. Ben sei minori su dieci hanno risposto che quando accedono alla rete non hanno occhi adulti a controllarli. Una percentuale che diventa allarmante se si guarda alla fascia di età compresa tra i sei e i dieci anni: il 31,2% naviga in internet senza un genitore che lo controlli. Al controllo dei genitori sfugge anche il 72% dei giovani tra gli undici ed i 13 anni. Solo un minore su dieci si connette per studiare e fare ricerche, mentre il 24% lo fa per chattare, o per altre attività come ascoltare la musica, cercare e guardare immagini o video. Il 5% dei ragazzi intervistati afferma di preferire Internet alle uscite con gli amici mentre il 16% dichiara di rifugiarsi in rete per “dimenticare”, cercando distrazioni da emozioni spiacevoli. Il 26% dei giovani utilizza internet per trovare nuove amicizie, il 15% dei ragazzi afferma di possedere lo stesso numero di amici sia su Internet che nel mondo reale. L’8% dichiara invece di avere più amici virtuali. Le relazioni affettive – spiega l’indagine – nate in rete interessano il 9% dei giovani, la percentuale sale al 16% per la fascia 14-20.
Il 37% degli intervistati dichiara di non accorgersi del tempo che passa davanti allo schermo di un computer, il 21% dichiara di aspettare con ansia il momento in cui si può iniziare la navigazione. Il 24% degli intervistati afferma invece di non riuscire a rimanere tranquillo se per un giorno non può navigare. Quello che emerge dallo scenario disegnato dall’indagine è un controllo abbastanza blando da parte dei genitori nei confronti dei propri figli: solo il 18,6% impartisce dei limiti di tempo nell’utilizzo del computer contro il 35% che non si è mai posto il problema. L’11% dei minori dichiara di visitare siti che in realtà non potrebbe visitare. Il 20% afferma di cancellare la cronologia sul computer e un minore su tre afferma di utilizzare raramente la propria identità, mentre il 28% ha fatto amicizia con estranei. Allarmante il dato relativo agli appuntamenti al buio. Il 14% degli intervistati dichiara infatti di aver incontrato persone conosciute su internet e ben il 13% ammette di aver scambiato il proprio numero di telefono con persone conosciute in rete. Ancor più preoccupante il numero di quanti ammettono di divertirsi nell’aver scambiato foto e video con immagini provocanti o di nudo: sei minori su dieci. Una pratica che ormai ha anche un nome: il sexting. Nel 38% dei casi i mittenti sono amici, nel 27% i propri partner e nel 22,7% gli sconosciuti. Una pratica che tra l’altro aumenta anche gli episodi di cyberbullismo: sei adolescenti su dieci, di età compresa tra i 14 ed i 20 anni, dichiara di aver utilizzato foto e video per prendere in giro qualcuno.