Il governo Renzi alla prova dei fatti
A pochi giorni dall’insediamento di Matteo Renzi a Palazzo Chigi e dalla fiducia incassata al Senato e alla Camera, l’esecutivo guidato dal segretario del Pd si mostra in netto svantaggio rispetto ai giudizi positivi ottenuti dal governo Letta al momento dell’insediamento. Le rilevazioni di Tecnè per TGCOM24 mettono infatti a confronto i due esordi: il 2 maggio scorso, a quattro giorni dalla nascita del Governo guidato da Enrico Letta, il 71,3% degli intervistati esprimeva un giudizio positivo, contro il 44,7% ottenuto da Renzi il 25 febbraio del 2014. Tuttavia il governo Letta ha registrato nei mesi una graduale sfiducia da parte dei cittadini fino a toccare il 21,5% dei consensi nelle ultime settimane. Ad oggi, quindi, il 44,7% del campione si dichiara fiducioso nei confronti del nuovo Governo e, mentre il 20,1% non indica una preferenza, il 35,2% esprime invece un giudizio negativo.
Analizzando le intenzioni di voto, Tecnè rileva una leggera crescita del Partito democratico (+0,2%) rispetto alle scorse rilevazioni (dal 28,7 al 28,9), portandosi a +3,5% rispetto alle politiche del 2013. Lieve crescita anche per Forza Italia, che con un +0,1% rispetto alla rilevazione del 18 febbraio, sale al 25,4%. Il Nuovo Centrodestra perde 0,2 punti percentuali e si attesta al 3,6%.
Il Movimento 5 Stelle invece perde 1,2 punti percentuali rispetto al 18 febbraio e il 2,2% rispetto alle politiche, fermandosi quindi al 23,4%. Sotto il 5% la Lega Nord (al 4%, in crescita dello 0,2% rispetto alle scorse rilevazioni ma in calo dello 0,1% rispetto alle politiche) e fermi sotto la soglia del 3% Fratelli d’Italia (2,7%), Udc (2,2%) e Sel (2,7%). Per quanto riguarda le coalizioni il centrodestra si conferma ancora in vantaggio sul centrosinistra. Il primo perde 0,1 punti percentuali sulla settimana, ma guadagna il 7,8% sulle politiche portandosi così al 38,8%. Il centrosinistra, invece, prende lo 0,7% rispetto ad una settimana fa, ma perde il 4,4% rispetto alle elezioni del 2013 e si attesta al 33,4%.
Il sondaggio è stato effettuato il 25 febbraio 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.
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