Gli sfratti per morosità sono il 90% del totale
Nel primo semestre del 2013 gli sfratti per morosità sono cresciuti di oltre il 10% rispetto all’intero 2012, attestandosi ad un totale di 34.756, il 90% del totale (38.869). E’ quanto emerge da un’analisi condotta dalla Cgil e dal Sunia. Secondo il rapporto, è Roma la città più colpita con oltre 3.300 sfratti per morosità, il 60% di quelli sentenziati nell’intero 2012. Nella provincia la percentuale si attesta invece al 70%.
Firenze nei primi sei mesi del 2013 ha raggiunto il 69% degli sfratti emessi nel 2012, Bari il 64%, Catania il 62%, Milano il 55%. Il tutto mentre le altre aree metropolitane sono tutte abbondantemente oltre il 50%.
Analoghe percentuali, spiega la Cgil, si riscontrano nel raffronto tra il numero degli sfratti eseguiti con l’ausilio dell’ufficiale giudiziario nel primo semestre 2013 rispetto all’intero 2012: oltre il 70% a Venezia, il 66% a Catania, il 65% a Torino.
Complessivamente nelle nove aree metropolitane, prese in esame dalla rilevazione del Viminale (per Venezia e Palermo non ci sono dati sugli sfratti per morosità ricorda la Cgil), sono stati emessi oltre 13.200 sfratti. Una serie di dati che, purtroppo, confermano l’allarme lanciato da tempo Cgil e Sunia. “Senza misure di contrasto – spiegano – in pochi anni il dramma degli sfratti per morosità avrà colpito oltre mezzo milione di famiglie. E’ finito il tempo dei rinvii”. Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ricordano in una nota le due organizzazioni sindacali, “aveva annunciato con il precedente Governo un ‘piano casa’ per affrontare il disagio abitativo: sono passati quattro mesi ma non si è andati oltre alle indiscrezioni”.