P.A., Squinzi: “Sono deluso, occorre ridurre i tempi per i pagamenti”
“A San Matteo, cioè il 21 settembre, avrei preferito San Giorgio cioè il 23 aprile, per sbloccare il pagamento dei crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione”. A dirlo è stato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Il numero uno degli industriali italiani si mostra così “deluso” per quanto affermato dal premier Renzi che ospite di ‘Porta a porta’ ha indicato per il 21 settembre, giorno di San Matteo, la data per lo sblocco dei crediti. “Sono deluso perché era stato promesso un intervento entro 30 giorni poi il premier ha modificato la data al 21 settembre”, ha ammesso Squinzi. “Pensavo – ha proseguito – che il santo ideale non fosse San Matteo ma San Giorgio non tanto per me quanto per rispetto del presidente della Repubblica. Si tratta di immettere in circolazione liquidità che farebbe ripartire i consumi e che serve per combattere il drago della disoccupazione. In alternativa a San Giorgio, – ha concluso il leader di Confindustria – mi potrebbero andare bene anche i Santi Pietro e Paolo, vale a dire fine giugno”.