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Il centrodestra mantiene il vantaggio

Il Pd resta comunque il primo partito, anche in vista del voto europeo. Il monitor politico di Tecnè per TGCOM24

elezioniDiminuisce leggermente la fiducia degli italiani nei confronti del governo Renzi, che nonostante gli incontri con alcuni leader europei non “riuscirà ad ottenere maggiore flessibilità rispetto ai parametri economici fissati a livello europeo”. Questo è quanto emerge dall’outlook politico di Tecnè per TGCOM24. Il 47,1% degli intervistati ha infatti espresso un giudizio positivo sull’operato del premier Renzi e dei suoi ministri, in calo dello 0,8% rispetto alla precedente rilevazione. A crescere (+0,7%) è però la quota degli italiani che non sa indicare alcun giudizio al 19,8%. Stabile la percentuale di chi invece esprime un parere negativo al 33,1% (+0,1%). Complice un calo dei consensi (-0,6%), il centrosinistra (Partito democratico – Sinistra ecologia e libertà – Scelta civica – altri) scende al 36,1%, non riuscendo così ad agganciare il centrodestra (Forza Italia – Nuovo Centrodestra – Udc – altri), che pur perdendo ulteriore terreno (-0,1%) resta la prima forza politica del Paese con il 36,7%.
Singolarmente il Partito democratico conquista il 31,1% (-0,3%), in netto vantaggio su Forza Italia al 23,4% (-0,7%) e un Movimento 5 Stelle in crescita (+0,9%) al 21,4%. Le restanti forze politiche non riescono a superare la soglia del 4%: Nuovo Centrodestra 3,9% (+0,2%), Lega Nord 3,6% (+0,1%), Fratelli d’Italia 3,2% (+0,2%), Sinistra ecologia e libertà 3,0% (-0,1%), Udc 2,1% (+0,1%). L’area degli incerti-non voto si attesta a quota 45,7%. Le percentuali non si discostano di molto, quando agli intervistati è stato chiesto di esprimere le intenzioni di voto relative alle elezioni europee. Anche se in calo (-1,4%) rispetto alle ultime rilevazioni, il Pd si conferma il primo partito italiano con il 31,0%. Meno evidente il margine di vantaggio di Forza Italia al 22,9% (-0,6%) sul Movimento 5 Stelle in crescita dello 0,5% e al 22,4% delle preferenze. La lista Tsipras conquista il 5,8% (+0,2); la Lega Nord il 3,8% (+0,5%); Nuovo Centrodestra il 3,9% (+0,1%); Fratelli d’Italia il 3,2% (+0,3%). L’area degli incerti-non voto si attesta al 46,2%. Come già anticipato, la maggioranza degli italiani (il 41,2%) non crede che il governo riuscirà ad ottenere maggiore flessibilità rispetto ai parametri economici fissati a livello europeo. Il 19,2% sostiene che i parametri saranno “più flessibili, ma solo in minima parte”, per il 12,8% saranno “molto più flessibili”. Mentre il 26,8% si è detto incerto o ha preferito non indicare. Permane un generale pessimismo anche per quanto riguarda la realizzazione del programma economico del governo, “che prevede una serie di misure tra le quali l’aumento di 80/90 euro nelle buste paga e la riduzione del 10% dell’Irap per le imprese”. Secondo il 29,2% degli intervistati “non sarà realizzato o sarà realizzato solo in minima parte”; per il 26,6% “sarà realizzato in parte e ci vorrà più tempo”; il 20,8% “sarà realizzato completamente nei tempi annunciati”. Mentre il 23,4% non ha voluto indicare o si è detto incerto.

Il sondaggio è stato effettuato il 25 marzo 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.

Sfoglia il sondaggio Tecnè-TGCOM24

 

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