Il tasso di disoccupazione “esteso” al 17%
Ufficialmente, il tasso di disoccupazione è al 13% (+1,2% su base annua). I disoccupati sono invece 3 milioni e 307 mila (+272mila rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e il numero degli occupati è calato di 365 mila unità nel giro di dodici mesi. “Il quadro occupazionale del Paese – commenta amaramente Confcommercio – è, dunque, sempre più critico”. Alle percentuali elencate va però aggiunto anche il tasso di disoccupazione “esteso”, “ovvero – spiegano gli analisti di Confcommercio – quello che include anche le persone in Cig e gli scoraggiati”. Emerge così che a febbraio ha toccato quota 17% (+0,1% rispetto a gennaio). Un trend dovuto anche e principalmente alla crescita del “numero degli scoraggiati” (“in aumento – secondo le stime di Confcommercio – dalle 837 mila persone di gennaio alle 847 mila ovvero 10.000 unità in più”). “Nel mese di febbraio – rilevano ancora gli analisti – sono state autorizzate 83 milioni di ore di CIG, in aumento rispetto agli 81 milioni di gennaio e ai 79 milioni dello stesso periodo del 2013”. Le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte poi a ULA – sono stimate in diminuzione di circa 9.000 unità, il che porta il numero di persone in CIG dalle 327mila stimate per gennaio alle 318 mila stimate per febbraio.
Confcommercio sostiene però che l’indice di disagio sociale MIC a febbraio si è attestato al 21,9%, in calo dello 0,1%. Pur “restando comunque vicino al livello record di gennaio 2014 di 22,3 punti (11 punti il livello pre-crisi del 2007)”, l’indice ha così “registrato una flessione”.
Il motivo? Secondo Confcommercio tale calo “è imputabile alla diminuzione di 0,6 punti dell’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto”, che ha così attenuato la crescita del disagio sociale da tempo “in rapida crescita”.