Trattativa Stato-mafia, Amato: “Mai saputo nulla, mi sarei opposto”
“A me nessuno ha parlato di trattativa. Non perché non si possa trattare ma con un’organizzazione criminale infiltrata anche nel sistema politico e amministrativo è da escludere. In ogni caso, se l’avessi saputo, l’avrei interrotta”. Giuliano Amato, premier nel 1992, ha così risposto ha risposto a una domanda sulla presunta trattativa Stato-mafia, deponendo davanti alla Corte di assise di Caltanisseta nell’ambito del processo “Borsellino quater”. “Dopo la strage di Capaci – ha ammesso – la mia unica preoccupazione era che il cosiddetto decreto Falcone venisse convertito in legge. Poi ci fu la strage di via D’Amelio e le misure nella lotta alla mafia vennero rafforzate. Da qui anche la decisione di inviare l’esercito in Sicilia”.