25 aprile, il discorso del presidente Napolitano
Anche quest’anno, l’incontro con le rappresentanze delle associazioni partigiane, combattentistiche e d’Arma, e insieme della Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e partigiane, costituisce la cornice più degna e significativa per la celebrazione del 25 aprile, festa della Liberazione. Per una celebrazione che veda uniti, nella persona del Capo dello Stato le massime istituzioni della Repubblica, e in tutti voi quel mondo associativo che racchiude in sé l’universo dei valori storici del patriottismo, della lealtà verso la nazione e della combattiva difesa dei suoi interessi, della sua dignità, della sua sicurezza.
Nel celebrare, nel 2010 e 2011, il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, abbiamo potuto verificare, con profonda soddisfazione, come sia rimasta viva e operante quella riscoperta del senso della patria che, dopo la rovina del nazionalismo fascista, fu un frutto prezioso della Resistenza, in un rinnovato legame con la tradizione del Risorgimento. Un senso della patria che venne riscoperto in uno col valore della libertà, divenendo sostrato essenziale della costruzione – a partire dal 25 aprile 1945 – della nuova Italia democratica, repubblicana, costituzionale.
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