Tutti i numeri della Fiat nel corso 2013 | T-Mag | il magazine di Tecnè

Tutti i numeri della Fiat nel corso 2013

fiat_logo12“Il 2013 è stato l’anno di svolta della Fiat”, è quanto ricorda l’ad di Fiat, Sergio Marchionne. L’ad del lingotto, in una lettera inviata agli investitori il 27 febbraio ha riassunto tutti i traguardi raggiunti nel corso del 2013 dal Gruppo. Stando a quanto riportato nella nota le consegne a livello mondiale sono cresciute del 3% rispetto all’anno precedente, arrivando a 4,4 milioni di unità. Non male, di conseguenza, i ricavi: sono stati pari a 87 miliardi di euro, in aumento del 3% in termini nominali e del 7% se valutati a cambi costanti. L’utile della gestione ordinaria è stato di 3,4 miliardi di euro, mentre l’utile netto è arrivato a quasi 2 miliardi di euro. La liquidità disponibile complessiva, al 31 dicembre 2013, era pari a 22,7 miliardi di euro.
Con l’obiettivo di preservare un equilibrato livello di liquidità a seguito dell’acquisizione della quota minoritaria in Chrysler, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non raccomandare la distribuzione di un dividendo alle azioni Fiat.
“Nel complesso – spiega l’azienda torinese -, i risultati positivi ottenuti dai nostri marchi nei mercati di massa del Nord America e dell’Asia-Pacifico hanno più che compensato la perdurante debolezza del mercato europeo e il rallentamento registrato in America Latina. Parallelamente, è proseguita la crescita dei marchi di lusso e anche il business della componentistica ha contribuito in modo positivo”.
Considerando le performance dei marchi generalisti per area geografica, in Nord America (NAFTA) le vendite sono aumentate dell’8%, tenendo un ritmo superiore a quello della domanda. Negli Stati Uniti, con la fine del 2013 il marchio ha messo a segno 45 mesi di crescita consecutiva, registrando il più alto livello di vendite annuali dal 2007. In Canada, la Fiat ha archiviato il 2013 con il 49° mese di miglioramento continuo, confermandosi al secondo posto tra i principali costruttori del Paese e segnando il miglior anno, a livello di vendite, degli ultimi tredici. In America Latina (LATAM) il Lingotto ha registrato buoni risultati, anche se in diminuzione rispetto all’anno precedente, a causa soprattutto dell’effetto negativo dei cambi di conversione, in particolare del Real, della crescita inflazionistica dei costi industriali collegati alle attività brasiliane, oltre che dei costi connessi all’avvio dei lavori per il nuovo stabilimento di Pernambuco.
LATAM si confronta peraltro con un anno record come il 2012, quando il Gruppo aveva messo a segno una performance eccezionale, grazie alla rapidità con cui aveva saputo sfruttare il repentino aumento della domanda conseguente alle politiche di incentivazione fiscale varate dal governo brasiliano.
Nonostante ciò, in Brasile il marchio ha confermato la sua posizione di leadership, detenuta per dodici anni, con una quota di mercato che è ancora di 2,7 punti percentuali più alta di quella del concorrente più prossimo. In Argentina, le nostre vendite sono aumentate del 31 per cento e la quota di mercato è cresciuta di 1,4 punti percentuali. Nell’area dell’Asia-Pacifico (APAC), il Gruppo ha realizzato un’ottima performance grazie alla crescita significativa dei volumi.
Le vendite, incluse quelle delle joint venture, sono aumentate del 73%, superando nettamente l’andamento del mercato, che nell’anno è cresciuto del 9%.
In Cina continua il buon momento della Fiat Viaggio che è diventata la vettura più venduta del Gruppo nella regione; in India, grazie alla nuova rete di vendita, ora gestita interamente dal Gruppo, i volumi sono aumentati del 41%; in Australia il gruppo registrato la migliore performance annua sul mercato, con una crescita del 53%.
In EMEA le condizioni di mercato sono rimaste estremamente deboli, con il settore auto che in Europa ha registrato un declino per il sesto anno consecutivo.
Ciò nonostante, il Gruppo ha ridotto in modo significativo le perdite nella regione EMEA, che si sono attestate a 470 milioni di euro, in miglioramento di 233 milioni rispetto al 2012, soprattutto grazie a un migliore mix di prodotti, ai primi successi della strategia commerciale centrata sulla famiglia della 500 e alle efficienze sui costi realizzate nel corso dell’anno.
Inoltre, sono arrivati i primi segnali promettenti dalla strategia premium, annunciata nel 2012 in risposta alle difficoltà del mercato.
I primi frutti della direzione intrapresa, intesa a espandere l’offerta di prodotto puntando sui segmenti più alti e più remunerativi, iniziano a essere evidenti considerando gli ottimi risultati di Maserati.
Il marchio ha chiuso l’anno con un quarto trimestre particolarmente forte, grazie all’avvio delle vendite della Ghibli che da ottobre si sono affiancate con successo a quelle della nuova Quattroporte, lanciata a marzo.
Nell’anno, Maserati ha registrato consegne in crescita del 148%, fatturato in aumento del 120%, utile della gestione ordinaria in miglioramento di 114 milioni di euro, a 171 milioni di euro, e margini superiori al 10% dei ricavi.
Ottimi anche i risultati di Ferrari, che ha aumentato i ricavi del 5% a 2,3 miliardi di euro e l’utile della gestione ordinaria del 9% a 364 milioni di euro, con un margine sui ricavi salito al 15,6 per cento. Tutto ciò nonostante volumi di produzione che abbiamo voluto mantenere inferiori a quelli del 2012, proprio per preservare la rarità e l’esclusività del marchio.
“Parallelamente – spiega ancora il Gruppo -, è proseguito il nostro impegno nell’adozione degli standard di produzione dettati dal World Class Manufacturing in tutti i nostri impianti industriali, con un focus costante sulla qualità dei processi e dei prodotti.
A testimonianza di questi sforzi, nel corso del 2013 gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco (Napoli), Tychy (Polonia) e Bursa (Turchia) hanno ottenuto la medaglia d’oro nella classifica mondiale del World Class Manufacturing, mentre in Chrysler abbiamo iniziato a introdurre il WCM anche presso i nostri fornitori.
Per quanto riguarda le prospettive di medio termine, come già annunciato, presenteremo un piano aggiornato all’inizio di maggio 2014, per fornire una maggiore visibilità sulla direzione strategica del Gruppo e sulle priorità nella sua esecuzione.
Abbiamo comunque indicato come obiettivi per l’anno in corso un fatturato di circa 93 miliardi di euro, un utile della gestione ordinaria compreso tra 3,6 e 4 miliardi di euro, un utile netto tra 0,6 e 0,8 miliardi di euro e un indebitamento netto industriale nell’intervallo tra 9,8 e 10,3 miliardi di euro, che tiene conto anche del pagamento di 2,7 miliardi di euro al VEBA Trust nel gennaio del 2014 per acquisire la restante quota del 41,5 per cento di Chrysler.
Nel perseguire questi obiettivi, lavoreremo con lo stesso spirito che ci ha guidato finora, nel rispetto delle persone, delle diversità di esperienze e di culture che coesistono, dentro e fuori dal Gruppo, e con particolare attenzione verso il territorio in cui operiamo, l’ambiente e il futuro che lasceremo alle prossime generazioni.
L’impegno a operare in modo responsabile e la promozione di un modello di sviluppo sostenibile sono parte integrante dei valori di questo Gruppo.
Si tratta di un approccio che continua ad essere riconosciuto e apprezzato a livello internazionale.
Per il quinto anno consecutivo, Fiat si è affermata tra i leader di sostenibilità ed è stata nuovamente inclusa nei prestigiosi indici Dow Jones Sustainability World e Europe, conseguendo il massimo punteggio in alcune aree chiave di valutazione, tra cui quella economica, ambientale e sociale.
Inoltre, per il secondo anno consecutivo, il Gruppo si è confermato leader indiscusso tra le aziende italiane per l’impegno e i risultati conseguiti nel contrastare i cambiamenti climatici. Le performance ambientali, unite alla trasparenza nella comunicazione, sono valse a Fiat l’ammissione anche al CDP Italy 100 Climate Disclosure Leadership Index (CDLI) e Climate Performance Leadership Index (CPLI), raggiungendo la valutazione più alta tra le aziende partecipanti”.

(fonte: Fiat Spa)

 

Scrivi una replica

News

Netanyahu ci ripensa, attesa delegazione Israele negli Usa

Un cambio di rotta rispetto alla decisione presa subito dopo l’approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. Il premier israeliano, Benyamin…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Oleg Ivashchenko nominato nuovo capo dei servizi segreti esteri

«Ho nominato il generale Oleg Ivashchenko nuovo capo dei servizi segreti esteri dell’Ucraina». Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È un professionista – ha…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Gaza, Onu: «Fame potrebbe equivalere a crimine di guerra»

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha dalla sua una responsabilità significativa…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «La pace si costruisce con la deterrenza»

«La pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio». Così il presidente del Consiglio,…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia