Così l’affluenza in Europa (+0,1%)
Nonostante tra il 1979 ed il 2009 l’affluenza alle urne europee abbia registrato progressivi cali, la tornata elettorale di domenica ha invertito la tendenza, registrando un +0,1% rispetto alle elezioni del 2009. Il dato registrato da Bruxelles ha infatti registrato il 43,1% di affluenza, contro il 42% della scorsa tornata.
Al contrario degli altri grandi Paesi europei, come la Germania, la Svezia e la Grecia, che hanno visto il dato crescere di quasi il 5%, come anche in Gran Bretagna (dove si è registrato un +2% circa), l’Italia ha perso otto punti percentuali. Più o meno quanto accaduto anche a Cipro e in Repubblica Ceca, dove l’affluenza ha perso rispettivamente il 16,9% (dal 59,4% al 42,5%) e il 9,3% (dal 28,2% al 19,5%).
Tornando all’Italia, tra il 2009 ed il 2014 l’affluenza è passata dal 66,4% al 58,7%. L’affluenza è risultata più alta al Centro e al Nord.
Degli italiani all’estero aventi diritto hanno votato solo il 6%, contro il 7,44% delle scorse elezioni europee. I Paesi che hanno visto più italiani al voto sono la Lettonia, con il 35,64%; l’Estonia con il 33,17%; e la Lituania, con il 27,82%. Ad abbassare la media sono state il Belgio, che ha registrato solo il 4,71%; la Francia, con il 6,88%; la Germania, con il 5%; il Regno Unito, con il 5,09% e la Spagna con il 5,53%.