Soddisfazione e delusione. Le reazioni dopo il voto
È emerso un leggero disappunto dalle parole di Roberta Lombardi che, facendosi portavoce del Movimento 5 Stelle, ha spiegato: “Noi siamo abituati, come stile di lavoro, a basarci su fatti. Sono dati talmente aleatori che non ci permettono di esprimere una valutazione. Francamente, ci sembra che i dati siano esigui per una valutazione compiuta”. Questo però quando ancora le sezioni scrutinate erano appena 16 mila su 60 mila e più.
Tutt’altra reazione, ovviamente, quella del Partito democratico, che stravince la tornata elettorale. Il premier Matteo Renzi si è espresso con un semplice tweet: “Un risultato storico. Sono commosso e determinato adesso al lavoro per un’Italia che cambi l’Europa. Grazie #unoxuno #senza paura”. Più parole, ma stessa sostanza, da parte del vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, e da parte del ministro Maria Elena Boschi, che spiegano che il Pd è insieme a quello di Angela Merkel in Germania “l’unico partito al governo che regge”. “Vuol dire che è stato capito il senso del lavoro del governo per le riforme”. Dal canto suo Boschi ha sottolineato comunque che non sussiste “nessuna minaccia di voto anticipato, c’è un programma di governo che abbiamo intenzione di portare avanti. Vogliamo lavorare negli interessi dei cittadini”.
Per Gaetano Quagliariello “gli elettori del Nuovo Centrodestra hanno deciso di votare responsabilmente, ma scegliendo direttamente Renzi, bypassandoci. Forse qualcosa in più ci si poteva aspettare. Tuttavia per un partito che si presenta per la prima volta, se riuscissimo a superare la soglia, noi ci riterremmo soddisfatti. E Alfano ha fatto il suo dovere”.
Dalla parole di Giovanni Toti emerge la delusione di Forza Italia: “Per FI sono dati che non possono soddisfarci. Paghiamo un prezzo, ma non sono dati drammatici: sommando i numeri di Forza Italia con quelli di Ncd siamo in linea con le percentuali delle Politiche passate”.
Piena soddisfazione, invece, per Matteo Salvini. Il segretario della Lega ha così commentato i primi risultati dalle urne: “Ci davano per morti, invece ci siamo. È l’inizio della fine di questa Europa, ne costruiremo un’altra: sono molto contento e orgoglioso di aver cominciato a collaborare con Marine Le Pen da mesi. A brevissimo ci incontreremo per definire l’alleanza. Abbiamo passato anni difficili ma la nostra scelta sembra aver pagato. L’Europa che sembra disegnarsi è completamente nuova. Certamente per la Lega, che veniva data da molti per morta e addirittura al di sotto della soglia minima per accedere all’Europa, se i dati saranno questi, sarebbero davvero entusiasmanti”.