L’Italia delle opere incompiute
“Caro sindaco l’Italia riparte. I segnali di fiducia che arrivano dalla determinazione dei cittadini, da vari settori dell’economia e dai mercati internazionali, tuttavia, non bastano. Possiamo e dobbiamo fare di più”. È l’incipit della missiva che il premier ha inviato ai sindaci al fine di invitarli a segnalare i cantieri bloccati. Non a caso l’operazione che il governo sta per mettere a punto si chiama Sblocca-Italia. Da sbloccare ce n’è. Dalle strade alle ferrovie, dalle discariche alle centrali fino all’edilizia scolastica, le opere rimaste incompiute sono molteplici. Ad esempio il Nimby Forum conta 372 opere – rigassificatori, termovalorizzatori, alta velocità – rimaste ferme tra lungaggini burocratiche e mancanza di fondi. Per non parlare di tutti gli interventi che servirebbero in diverse aree del Paese per contenere il rischio idrogeologico che si ripropone ad ogni autunno, puntuale come un orologio svizzero. Così come l’edilizia scolastica, peraltro cavallo di battaglia dell’esecutivo Renzi, per cui sarebbero a disposizione sette miliardi di euro da destinare a circa 8.200 cantieri entro la fine del 2014. Il ministero delle Infrastrutture ha realizzato una mappatura delle opere incompiute. Nel complesso sono 600, costate ai cittadini qualcosa come quattro miliardi di euro.
Corruzione e tempi che si allungano
Non si tratta, solo, di mancati adempimenti. Spesso è la corruzione a rendere tutto molto più complicato. Poche settimane fa veniva scoperto un sistema marcio nell’assegnazione di appalti per l’Expo 2015, stavolta – notizia del 4 giugno – tocca al Mose, il meccanismo di dighe mobili progettato per limitare l’acqua alta a Venezia. Ancora una vicenda di corruzione, concussione e riciclaggio. Secondo la Corte dei Conti la corruzione aumenta il costo delle grandi opere per il 40%., soprattutto perché allunga i tempi di realizzazione. Tempi che il ministero dello Sviluppo economico in un rapporto ha quantificato in questo modo: “Gli interventi di importo inferiore ai 100 mila euro sono completati mediamente in 2,7 anni, all’estremo opposto per le opere di importo superiore ai 100 milioni di euro sono necessari 11 anni”.
In pratica la fase di progettazione presenta durate medie variabili tra 1,6 e 4,6 anni, mentre la fase di aggiudicazione lavori oscilla tra 0,3 e 1 anno. Infine – conclude il ministero – i tempi medi di realizzazione lavori variano tra 0,7 anni e 5,5 anni, se tutto fila liscio.
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